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I VITICOLTORI DELLA SICILIA OCCIDENTALE IN ASSEMBLEA, PRONTI A DICHIARARE LO STATO DI AGITAZIONE A TEMPO INDETERMINATO

Qualche mese fa, hanno lanciato le loro proposte, senza alcun significativo risultato. I cento milioni di euro promessi dalla Regione Sicilia non sono stati elargiti. I produttori siciliani attendono risposte, prima che si verifichi l’invasione di produzioni di dubbia qualità e provenienza

17 giugno 2006 | R. T.

I viticoltori di siciliani sono pronti ad aprire il confronto con il governo nazionale e regionale purchè si discuta nel concreto delle proposte messe in campo dall’Associazione dei produttori della Sicilia occidentale già da qualche mese.

Alla vigilia della nuova vendemmia serpeggia infatti preoccupazione per l’andamento dei prezzi e malumore per le promesse non mantenute.
In particolare la continua importazione di vini extracomunitari con caratteristiche organolettiche non conformi alla normativa vigente è continua fonte di tensione, anche perché il prezzo del vino, negli ultimi due anni, è crollato del 70% per presunti accordi di cartello che hanno portato il Consiglio dei Ministri a dichiarare il 2 settembre 2005 lo stato di crisi.
I viticoltori sono tuttavia dovuti scendere in piazza per ottenere un aiuto concreto, 100 milioni di euro promessi dalla Regione Sicilia, ma ancora non elargiti.



Ecco quindi quali misure immediate chiedono con forza:
- riconoscimento dello stato di calamità per la grave crisi della viticoltura siciliana
- la ridefinizione dell’accordo Ismea – Regione Sicilia sul ripianamento della passività, uniformandolo a quello della Regione Lombardia
- l’applicazione della legge 19 del 22 dicembre 2005 e relativa elargizione dei 100 milioni di euro
- l’aumento delle prestazioni ciniche e il trasferimento dei soldi dalla distillazione all’aiuto diretto ai produttori
- il pagamento immediato delle calamità pregresse
- il ripristino delle misure agroambientali per la viticoltura siciliana
- il condono Inps

Domenica 18 giugno l’assemblea dell’Associazione dei viticoltori della Sicilia occidentale si riunirà. Vi sarà una nuova invasione di vie e piazze? Scenderanno in strada nuovamente i trattori?