Italia

L'Italia è un marchio DOC, apertura del Vinitaly con i fuochi d'artificio

Un discorso politico quello del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per l'apertura della cinquantesima edizione di Vinitaly: dal metanolo al "Rinascimento delle nostre viti e del nostro vino”

10 aprile 2016 | T N

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato la 50ª edizione di Vinitaly.

Nell'auditorium Verdi del centro-congressi Europa di Veronafiere si è svolta la cerimonia di inaugurazione nel corso della quale sono intervenuti il Presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, il Sindaco di Verona Flavio Tosi, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia e il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio
Martina.

“Quando 30 anni or sono scoppiò lo scandalo delle adulterazioni al metanolo – ha affermato il Capo dello Stato – quella crisi avrebbe potuto soffocare in una spirale di sfiducia l’intero settore, e con esso una filiera cruciale dell’agro-alimentare italiano. Invece, da lì ha preso le mosse quello che voi chiamate un Rinascimento delle nostre viti e del nostro vino”.

Un rinascimento che si vede anche nei numeri.

"Abbiamo un comparto che vale oltre 14 miliardi di euro - ha dichiarato durante la cerimonia di apertura il Ministro Martina - nel 2015 abbiamo raggiunto i 5,4 miliardi di euro di export e siamo tornati ad essere i primi al mondo per quantità di produzione. Ora dobbiamo vincere la sfida anche sul fronte del valore della produzione e delle esportazioni. Possiamo farcela. Basti pensare che negli ultimi 10 anni abbiamo dimezzato il divario dalla Francia e che oggi negli Stati Uniti vendiamo più di tutti."

Un tema, quello dell'internazionalizzazione, che è stato declinato con visioni moderne anche da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Matterella: "la domanda di Italia si fa più forte nel mondo. Per questo non abbiamo paura della competizione con nuovi produttori e con Paesi emergenti. E' lecito, però, porci un obiettivo più ambizioso di quello di mantenere o di condividere un primato numerico." E ancora: "la qualità italiana può diventare traino e traguardo: in questo modo, i nostri prodotti agiranno da termine di paragone e varranno sempre di più. Questo ci darà maggior forza anche nella giusta lotta alla contraffazione e nella tutela del made in Italy."

Il Capo dello Stato non ha mancato neanche un riferimento ai giovani, entrati nel settore con "competenze, entusiasmo e tecniche innovative" ma anche al futuro del settore e della conoscenza: “grandi opportunità possono venire dai nuovi strumenti – ha sottolineato – , a partire dall’e-commerce. Oppure dai blog, dai siti web, dai mezzi online, che consentono di sviluppare una comunità di appassionati”.

Il Presidente della Repubblica ha quindi visitato i Padiglioni delle Regioni Veneto, Sicilia, Piemonte e Toscana.