Italia

Falsi pesticidi biologici: scatta la fase due di Alga Avvelentata

Sessanta province coinvolte dall'operazione della Guardia di Finanza. I fitofarmaci destinati all’agricoltura convenzionale, biologica e biodinamica, la maggior parte dei quali provenienti dalla Cina e dall’India, non sono commerciabili sul territorio europeo e nazionale

05 novembre 2015 | T N

Già nella primavera scorsa, la prima parte dell'operazione Alga Avvelenata aveva portato al sequestro di 8,5 tonnellate di prodotti utilizzati in agricoltura convenzionale e biologica/biodinamica stoccati presso una società romagnola.

La campionatura e la successiva analisi dei prodotti sequestrati ha permesso di appurare la presenza di estratti vegetali pericolosi e di alcaloidi derivanti dalla specie sophora flavescens.

Questi prodotti, la maggior parte dei quali provenienti dalla Cina e dall’India, non sono commerciabili sul territorio europeo e nazionale in quanto, esplicando un’azione neurotossica sono da considerarsi pesticidi pericolosi per la salute pubblica, gli animali e l’ambiente e non risultano approvati e registrati secondo i rigorosi criteri delle normative europee e nazionali del settore.

La seconda parte dell'operazione è scattata da Cagliari, dove i finanzieri del comando provinciale e i funzionari del Dipartimento dell'ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari hanno cominciato i sequestri presso 366 esercizi commerciali.

Gli interventi stanno interessando simultaneamente più di 60 province italiane; oltre alla Spezia, coinvolte anche le vicine Genova, Imperia, Savona, Lucca, Massa-Carrara e Parma. Coinvolti 181 reparti territoriali della Guardia di Finanza e funzionari degli uffici territoriali del’Icqrf.

"Un'ulteriore dimostrazione – dice Vincenzo Vizioli, presidente di Aiab - di quanto l'intero settore faccia gola alle varie facce della criminalità e di quanto sia importante essere attenti e prendere le dovute precauzioni".