Italia
Vendemmia super tra i filari del Candia
25 agosto 2015 | C. S.
Previsioni positive ed molto ottimismo tra i produttori iscritti al Consorzio di Tutela Candia che quest’anno potranno tornare a brindare, dopo un paio di annate “scarsette”, ad un raccolto finalmente nella normalità. Si raccoglierà di più, almeno fino al 15% rispetto all’anno precedente caratterizzato da un meteo poco favorevole con tanta pioggia a luglio ed umidità che hanno favorito la diffusione di alcune malattie della vita e da una maturazione complicata e sofferta, ma si raccoglierà ancora prima. A fornire un primo quadro è Coldiretti che, in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Apuani Doc reduce dalle esperienze del Vinitaly e dell’Expo di Milano, sta monitorando giorno dopo giorno lasituazione sulle colline a denominazione. La vite è un affare che interessa da vicino 1.600 aziende ed investe una superficie (denominazione e non) di 760 ettari. “Le condizioni climatiche – analizza Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti – sono fino a qui ottimali nonostante un luglio con scarsissime piogge, molto diverso dal luglio del 2014 quando era invece stato molto piovoso, e da temperature molto calde, non umide, che non hanno richiesto trattamenti straordinari per proteggere le viti. Si sta profilando, anche se davanti abbiamo ancora 15 giorni molto importanti, un raccolto che finalmente torna nella normalità a livello quantitativo, che sarà però eccellente dal punto di vista della qualità”. Nel 2014 i viticoltori avevano denunciato 6.610 quintali di uva di cui 1.830 circa (28%) per la produzione di Candia dei Colli Apuani Doc, in calo di 150 quintali rispetto alla vendemmia del 2013. Le uve per la produzione del vino colli di Luni ha visto un totale di 2.318 quintali, il 35% del totale, in crescita nel raffronto con l’anno precedente di circa 400 quintali di uva (fonte Rapporto Economia Camera di Commercio di Massa Carrara). “E’ una stagione interessante – analizza Fabrizio Bondielli, Presidente del Consorzio di Tutela – perché ci riporta nell’alveo della normalità dopo aver raccolto meno delle aspettative nelle precedenti stagioni. La raccolta inizierà già questa settimana, nel weekend, con il vermentino per poi procedere con gli altri uvaggi. Saranno decisivi questi ultimi giorni, i presupposti e le indicazioni che ci arrivano dalla valutazione ormai quotidiana parlano di annata eccellente sia per i bianchi che per i rossi”. Dal punto di vista commerciale e di marketing il Consorzio è pronto per un altro salto di qualità: “abbiamo rinnovato il logo, oggi moderno e fresco, che inizieremo ad utilizzare dalla prossima annata e stiamo predisponendo un piano di appuntamento a cui partecipare nel 2016 tra cui il Vinitaly che resta la vetrina più importante – prosegue Bondielli – Stanno tornando indietro i primi frutti di quello che abbiamo seminato in questi anni. Il Consorzio oggi è più forte”.
Interessante lo è davvero come conferma Aurelio Cima, uno dei produttori principali: “la pioggia è caduta nel momento giusto senza danneggiare i grappoli. – commenta – rivedo le condizioni e ho le stesse sensazioni della storica vendemmia del ’97 che era stata spettacolare. Ora non ci resta che raccogliere. Non vedo l’ora di iniziare”. Per Cima questa sarà l’annata dei bianchi: “negli ultimi anni li abbiamo forse un po’ trascurati investendo molto sui vini rossi. – analizza ancora – ma è lì, alle origini, che dobbiamo tornare ed investire. I vini bianchi sono la nostra cultura”. Tiziano Fioravanti dell’azienda agricola BelFior, un’altro meraviglioso esempio di imprenditorialità giovanile che si può incontrare sulle colline eroiche delCandia, parla di “uva sanissima”. “Rispetto allo scorso anno non c’è paragone. – spiega – La maturazione non ha incontrato particolari problemi evitandoci interventi straordinari. Ci sarà qualità e quantità”. Alberto Poggi di Montepepe, tra Montignoso e Massa, partirà con la raccolta gli ultimi giorni di agosto: “una parte è quasi pronta ma preferiamo aspettare ancora qualche giorno per arrivare ad una maturazione omogenea”. Anche per Montepepe i bianchi saranno la sorpresa: “la cultura del vino va di pari passo con la qualità dei prodotti. Il consumatore italiano e sempre più straniero ha iniziato a riconoscere il lavoro di questi anni della nuova generazione di produttori. Per i vini del nostro territorio si apre una nuova stagione”.