Italia

Operazione Arbequino: rinvio a giudizio per sette persone

Accolte su tutta la linea dal Gup Gaggelli la tesi d'accusa del pubblico ministero Natalini, che ha rilevato vari capi d'imputazione vanno dalla frode in commercio aggravata e continuata all'associazione a delinquere. Due imputati patteggiano alcuni mesi di carcere e ammende

19 maggio 2014 | T N

Qualche giorno fa il Gup di Siena Monica Gaggelli ha deciso di accogliere le tesi dell'accusa del publico ministero Aldo Natalini in merito all'inchiesta Arbequino.

L'operazione, che portò al sequestro di 8000 tonnellate d'olio d'oliva a carico dell'azienda Valepsana, ha quindi passato il primo vaglio della giustizia, con il rinvio a giudizio per sette dei nove imputati che dovranno quindi difendersi da vari capi d'imputazione che vanno dalla frode in commercio aggravata e continuata all'associazione a delinquere.

Davanti al Gup due dei nove imputati hanno patteggiato la pena a 1 anno e 10 mesi di reclusione il primo, e un mese di reclusione e 7.500 euro di multa il secondo.

L'inchiesta Arbequino è del giugno 2012 e permise di scoprire dei presunti traffici di oli di oliva, con contraffazione e adulterazione di ingenti quantitativi di olio destinato ad aziende leader del commercio oleario. All'epoca furono eseguite le misure di custodia cautelare agli arresti domiciliari per il proprietario dell'azienda, il direttore amministrativo, il chimico e un addetto alle vendite.

Nell'autunno del 2012 a finire in manette anche un funzionario della Repressione frodi di Firenze, accusato di rilevazione di segreto d'ufficio e concorso esterno in associazione a delinquere.

Il processo a carico dei sette restanti imputati inizierà quindi ad ottobre, nella speranza che la giustizia possa fare il suo corso rapidamente per evitare ulteriori prescrizioni di ipotesi di reati, come quello di aver eluso il pagamento di dazi, grazie al sistema del traffico di perfezionamento attivo, per più di mezzo milione di euro.