Italia

LE DISAVVENTURE DEGLI AGRICOLTORI ALLE PRESE CON I CALL CENTER DI TELECOM ITALIA E POSTE ITALIANE. QUANTE ORE DI LAVORO VENGONO COSI' PERSE?

I call center sono stati istituiti per meglio rispondere alle esigenze dell'utenza. In realtà non rispondono affatto, limitandosi, molto spesso a prendere nota di segnalazioni, richieste o reclami. Una giungla in cui, tra informazioni contraddittorie e pratiche "perse", si può arrivare a perdere il lume della ragione

10 settembre 2005 | Graziano Alderighi

Nulla abbiamo contro i cortesi e affabili operatori dei call center.
Solo pensiamo che dopo l'avvento dei call center la situazione, se possibile, si sia aggravata, anzichè migliorare.

Quotidianamente vengono perse ore, attaccati al telefono, sentendo musichette o messaggi pubblicitari, in attesa di essere messi in comunicazione con un operatore dei call center.
La chiamata spesso non è risolutiva perchè il giovane, di solito under 30, prenderà nota della nostra segnalazione e la inoltrerà all'ufficio competente.
Nulla è dato sapere riguardo ai tempi di evasione della nostra richiesta. Qualsiasi indicazione in questo senso è inattendibile, fornitaci più per zittirci che come utile indicazione. In altri casi la risposta è talmente elusiva (entro pochi giorni, la chiameremo tra qualche tempo...) da lasciarci basiti qual tanto che basta perchè la comunicazione venga perentoriamente interrotta.

Telecom Italia
Si tratta di call center molto utilizzati, perchè, al giorno d'oggi, non si può fare a meno di telefono, fax e internet. Tanto meno un'azienda, sia pure agricola.

Adsl o non Adsl questo è il problema. Internet rappresenta uno strumento semplice e flessibile, la posta elettronica sta sostituendo il fax e latri tipi di collegamento. L'Adsl rappresenta la risposta a molte preghiere, non solo in termini di risparmio di denaro ma anche di tempo. Chi ha un collegamento con modem analogico a 56Kb in campagna sa quale calvario sia ricevere un allegato di poche centinaia di Kb o aprire un sito solo con qualche foto in più del normale. Ricevere un catalogo in formato elettronico può richiedere ore di collegamento. Conosco persone che controllano la posta prima di cena, così una volta tornati davanti al computer hanno la ragionevole certezza di poterla finalmente leggere. La maggioranza delle aziende agricole non sono infatti raggiunte dal servizio Adsl. Telecom Italia, assicura, sta ampliando il servizio, ma nelle città e cittadine dove può ricavare una maggiore redditività dall'investimento. Le campagne? Che aspettino. Chiedere al call center di Telecom Italia (sia 187 sia 191) quando è previsto l'arrivo del servizio nella nostra zona è completamente inutile. Ecco le risposte più frequenti:
- "non sono in grado di fornirvi alcuna data, neanche indicativa" (risposta onesta)
- "boh!" (risposta eloquente)
- "tra qualche mese" (risposta evasiva)
- "mi lasci un recapito e la informeremo non appena il servizio verrà attivato" (risposta Pinocchio)
Se non è possibile usufruire dell'Adsl, la linea digitale (Isdn) potrà velocizzare almeno un po' la nostra navigazione... Forse, infatti non sono poche le imprese agricole che vi hanno rinunciato. Colpa di un cavo vecchio, portatore di disturbi e interferenze, oppure di un'eccessiva distanza dalla più vicina centrale. Insomma l'internet veloce è prerogativa dei cittadini, in campagna si continua a viaggiare a 56Kb, quando va bene.

Segnalazione guasto, ha inizio l'odissea. Per segnalare un guasto al call center di Telecom Italia, in un giorno feriale, occorrono mediamente 15 minuti, di cui almeno 10 vengono spesi sentendo musichette e spot pubblicitari.
In caso di linee sovraffollate poi non è strano che un utente business (191) venga dirottato sul call center family (187), qui l'operatore inviterà gentilmente a comporre il 191 essendo impossibilitato a intervenire sulla linea di un utente business.
Il cliente, tali siamo o dovremmo essere per Telecom Italia, non dovrà affatto disinteressarsi della vicenda dopo aver segnalato il guasto. Spesso, anzi, è costretto a ripetuti solleciti perchè i tempi di intervento sono ben lungi dai promessi, dichiarati e sbandierati 2 giorni lavorativi.

Poste italiane
Il servizio postale veloce di Poste italiane è molto utilizzato, anche dalle aziende agricole, per spedire piccoli quantitativi di merce, perlopiù a privati. I Pacchi posta celere sono infatti convenienti se paragonati alle tariffe di qualsiasi altro spedizioniere. Bisogna soltanto avere l'accortezza di imbottire alla perfezione la confezione per prevenire eventuali rotture, specie se si tratta di vetro o altro materiale delicato e non infrangibile. In caso contrario è quasi certo che il contenuto non giungerà illeso.

Contrassegno, ma quando incasso? Il contrassegno rappresenta un'utile servizio per l'impresa, ovvero la certezza del pagamento da parte del cliente.
La rintracciabilità del proprio pacco attraverso il sito internet di Poste italiane o attraverso il call center rappresenta un'altra interessante comodità. Usualmente puntuali, possiamo controllare che la spedizione sia andata a buon fine. Si tratta quindi solo aspettare di riscuotere. I tempi medi indicati sono di 15 giorni dal momento della consegna, questo naturalmente che non subentri qualche intoppo, che l'assegno non si fermi in qualche ufficio per trascuratezza o dimenticanza di qualche impiegato. In questo caso siete destinati ad aspettare molti giorni e a spendere molto tempo in telefonate. Se infatti il sistema di rintracciabilità di un pacco è preciso ed affidabile, altrettanto non è per gli assegni. Al call center, naturalmente, non possono far altro che inoltrare reclami e solleciti. Per scoprire la sorte dell'assegno può occorrere anche un mese.

Se il tempo è denaro chi deve rimborsare a pazienti e tolleranti imprenditori, ma anche comuni cittadini, le giornate lavorative sprecate nel corso dell'anno?
Chi li ripagherà dei nervosismi e delle molte arrabbiature?