Italia
Il Ministero delle politiche agricole si prepara alla rivoluzione
Annunciate nuove nomine per coprire diversi buchi nell'organigramma del Mipaaf: Dipartimento competitività e qualità e Repressione frodi avranno nuovi vertici. Si tratta di Gianluca Maria Esposito e Stefano Vaccari. Confermato solo Blasi alle politiche internazionali. Previsto il commissariamento di Agea. La politica vuole anche una ristrutturazione degli enti partecipati
27 luglio 2013 | T N
E' un vera e propria rivoluzione al Mipaaf con la nomina dei nuovi vertici ai dipartimenti, annunciata dopo il Consiglio dei ministri del 26 giugno, ma anche il commissariamento di Agea e una nuova ristrutturazione degli enti partecipati dal Ministero di via XX settembre.
Nomine
La poltrona che doveva essere riempita in fretta, dopo l'addio di Serino per la pensione dal 1 giugno, è quella di Capo dipartimento del ICQRF, ovvero della Repressione Frodi. La situazione della Repressione Frodi da mesi è difficile dopo l'annunciato addio di Serino e dopo lo spostamento alla Direzione pesca di Emilio Gatto, braccio destro di Serino e direttore del settore prevenzione e contrasto alle frodi.
A prendere il posto di Serino sarà Stefano Vaccari, attualmente direttore generale qualità del Mipaaf. A lui spetterà il difficile compito di ristrutturare e normalizzare un Dipartimento in preda a molte fibrillazioni da diversi mesi. Un ruolo a cui è stato chiamato per meriti, viste le sue precedenti esperienze: per otto anni ufficiale del Corpo Forestale dello Stato, quindi avvezzo a questioni investigative, di prevenzione e repressione, ma anche considerata la sua esperienza nel settore delle risorse umane del Mipaaf.
Altro vuoto da colmare era quello del Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca, da cui proviene Vaccari. Inizialmente le voci davano in pole position per il ruolo Antonio Ambrosio, per il quale le procedure di nomina pare fossero già state avviate, anche se poi bloccate per un problema di compatibilità, essendo Ambrosio stato nella segreteria della Camera dei Deputati per il Pdl. Nessuna promozione interna però. Il Ministro De Girolamo si è voluta affidare a una professionalità proveniente da un altro Ministero, quello dello sviluppo economico. Gianluca Esposito, attualmente direttore generale Mise per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi, verrebbe così trasferito dopo aver gestito, sotto Passera, la patata bollente del riconoscimento di Ue.Coop ovvero la centrale cooperativa di Coldiretti.
Unico che sembra inamovibile e che viene riconfermato nel ruolo di capo dipartimento al Mipaaf è Giuseppe Blasi che continuerà a occuparsi di politiche internazionali.
Le posizioni di vertice al ministero di via XX settembre sono così state tutte assegnate.
A quanto risulta a Teatro Naturale, però, vi sono almeno altre 4-5 posizioni che potrebbero presto trovare un nuovo responsabile.
Tra quelle più urgenti vi è la Direzione generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agro-alimentari, attualmente in capo a Emilio Gatto, spostato però alla pesca e naturalmente Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare di cui era titolare Stefano Vaccari. Non si tratta delle sole posizioni libere, oltre a quelle ad interim, che potrebbero presto essere coperte in parte con promozioni interne e in parte con funzionari provenienti da altri organi dello Stato.
Agea commissariata
Ad annunciare il commissariamento di Agea è stato lo stesso Ministro De Girolamo, in un'intervista all'Ansa, dopo l'audizione alla Camera dei Deputati: “l’Agea sarà commissariata in queste ore perchè è l’ente più importante attraverso il quale vengono fatti i pagamenti; sono in arrivo tanti soldi dalla Pac e rispetto a questo ente ci vuole serietà, trasparenza e legalità”. Non ha voluto fare nomi il Ministro annunciando però che la nomina sarebbe già alla firma di Letta.
Voci di corridoio indicano che il Mipaaf dovrebbe nuovamente rivolgersi alle Fiamme Gialle per il ruolo di commissario straordinario di Agea. Si tratterebbe quindi di un ritorno della Guardia di Finanza a capo dell'organismo pagatore nazionale dopo la parentesi del generale Marco Iannelli voluto dall'allora Ministro Saverio Romano.
Non c'è quindi pace per Agea che si troverebbe di nuovo in una condizione di eccezionalità dopo il commissariamento, con rimozione, di Fruscio, poi reintegrato dal Tar Lazio e dalla rivoluzione operata dall'allora Ministro Catania che sostituì il Cda con un direttore generale, nominando Guido Tampieri, uomo vicino a De Castro, che ha rassegnato, con annesse polemiche, le sue dimissioni a fine giugno.
Il Ministro non ha voluto spiegare perchè, invece della nomina di un nuovo direttore generale, sia stata preferita la via del commissariamento.
Enti partecipati
Il Ministro si è ben guardato dal toccare la patata bollente degli enti partecipati dal Mipaaf.
Le recenti ristrutturazioni hanno creato più di un problema gestionale e di organizzazione, per non parlare di potenziali conflitti di interesse, per esempio con la soppressione dell'Inran e il passaggio delle sementi elette all'Ente Risi.
Parla infatti di “un aggiustamento che in passato si è dimostrato deleterio” la senatrice Pd Leana Pignedoli ad Agricolae.eu: “L’ipotesi sul tavolo è quella di creare quattro assi, ma per ora non ci sono nomi da inserire nelle caselle: “Per ora non stiamo battezzando nessuno, sarebbe un modo per non arrivare mai a una conclusione”, precisa. “Partiamo da un foglio bianco. Una sorta di censimento delle competenze e delle professionalità per non attivare delle resistenze che sarebbero dannose in vista, negli anni futuri, di sempre meno risorse disponibili”. Per questo., prosegue, “stiamo ragionando con gli stessi enti e con le associazioni. Vorremo ridurre le dispersioni per ottenere maggiore efficienza”, spiega ancora Pignedoli, in quota Pd. “Una parte sarà dedicata alla gestione delle risorse Ue (compito oggi dell’Agea – ndr), una alla ricerca, (Cra – ndr) una relativa alla statistica (Inea – ndr) e una sarà mirata agli strumenti finanziari (Ismea – ndr).”
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