Italia

Nasce Agrinsieme ma Agrinsieme esiste già. Primo intoppo per il coordinamento delle cinque sigle sindacali agricole

Dopo le esperienze del 2009 e del 2010, Cia, Confagricoltura e Alleanza Cooperative hanno sottoscritto un accordo interassociativo per rappresentare le istanze del settore

12 gennaio 2013 | T N

Nasce “Agrinsieme”, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane (che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare).

I Consigli direttivi delle cinque organizzazioni hanno svolto una riunione congiunta in cui è stato sottoscritto l’accordo interassociativo che ha dato vita ad Agrinsieme. Contestualmente, è stato nominato coordinatore il presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi, che resterà in carica per la durata di un anno come previsto dal documento congiunto siglato il 9 gennaio.

Non è la prima volta che si è tentato di coordinare gli sforzi e gli impegni di varie realtà associative agricole.

Nel 2009 Cia, Confagricoltura e Copagri si riunirono in Alleanza per l'agricoltura, arrivando anche a siglare, l'anno successivo, un documento unitario sulla Politica agricola Ue post 2013 e sulle politiche nazionali per l'agricoltura, presentato a Lecce il 7 ottobre 2010.

Il progetto delle cinque sigle nazionali deve però fare i conti con un problema certo trascurabile ma che Teatro Naturale vuole segnalare.

Agrinsieme esiste già, più propriamente esiste la Agrinsieme Organizzazione Produttori s.c.a.r.l, con sede legale in via Pontina km. 47.400 ad Aprilia (LT), CCIAA LT REA n. 158807 e avente anche un proprio sito internet e dominio registrato dal 10 novembre 2010. 

A parte questo trascurabile problema, che siamo sicuri verrà presto risolto, oggi come allora è stato definito un piano di lavoro. Quattro i punti d'azione comune per Agrinsieme:

- Politiche di rafforzamento dell’impresa per favorire l’aggregazione in strutture economiche fortemente orientate al mercato; rilanciare la ricerca e le politiche di supporto al trasferimento dell’innovazione; sostenere il ricambio generazionale; definire strumenti per il credito (puntando pure su politiche innovative relative a strumenti assicurativi e fondi mutualistici).

- Sistematica azione di semplificazione burocratica, diretta a ottenere il riordino degli Enti e delle tecnostrutture operative, la semplificazione del meccanismo AGEA e la revisione del sistema SIN, l’ unificazione di competenze sia in ambito nazionale sia regionale per ridurre gli interlocutori amministrativi delle imprese.

- Politiche di corretta gestione delle risorse naturali (suolo ed acqua), per coniugare produttività e sostenibilità, valorizzare il ruolo delle aziende agricole, anche nel campo dei servizi eco-ambientali, sviluppare “agroenergie rinnovabili” (biomasse) e nuove opportunità della “chimica verde”.

- Aggiornamento del quadro normativo di riferimento a livello europeo, nazionale e regionale.

Agrinsieme lavorerà per la diffusione di strumenti di collaborazione tra imprese agricole e tra i diversi soggetti della filiera agroalimentare, agroindustriale e della distribuzione. Il programma economico in corso di stesura, a iniziare dai settori dei cereali, del pomodoro, degli agrumi, della zootecnia, partirà su diverse aree territoriali, ed anche sulla base della progettazione che le stesse imprese stanno prefigurando attraverso iniziative di rete e di aggregazione.

“Agrinsieme - hanno ribadito Politi, Guidi, Gardini, Luppi e Buonfiglio - rappresenta un momento di discontinuità rispetto alle logiche della frammentazione che spesso hanno caratterizzato il mondo agricolo, ed è portatore di un nuovo modello di rappresentanza. Il coordinamento integra, infatti, storie e patrimoni di valori che non vengono annullati, ma esaltati in una strategia unitaria fortemente orientata al futuro. Agrinsieme rappresenta, pertanto, un reale valore aggiunto rispetto a quanto le organizzazioni hanno realizzato e continueranno a realizzare autonomamente”.

Agroinsieme rappresenterà:

- 1.500.000 associati

- Oltre 900.000 aziende agricole

- Oltre il 50% della superficie agricola nazionale

- 5.100 cooperative agroalimentari

- 34,2 miliardi di euro di fatturato, pari al 24% del fatturato agroalimentare italiano.