Italia

La storia del vino in un libro

Si terrà a Erbusco, presso la cantina Bellavista, la presentazione in anteprima del libro Roma caput mundi, romanzo a metà tra testo storico e scientifico

19 novembre 2011 | C. S.

E’ a partire dall’avvincente romanzo Roma caput mundi, pubblicato da Mondadori che la famiglia Moretti intende prendere spunto per una riflessione sulla ricchezza dei valori di un comparto che, già in epoca romana, fu scelto dagli imperatori più illuminati quale marcatore della propria identità.

Vittorio Moretti, presidente di Bellavista, ne parla domenica 20 novembre alle ore 17 (in via Bellavista 5, a Erbusco) con il giornalista Oscar Giannino per riflettere insieme agli autori del libro e ai produttori della Franciacorta sul ruolo economico, politico e socio-culturale di un settore che, se vorremo, potrà diventare sempre di più un pezzo di economia virtuosa del sistema Italia.

Interviene anche Attilio Scienza, il più autorevole studioso di genetica della vite, presidente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia della Facoltà di Agraria dell’Università di Milano, che ha documentato scientificamente, attraverso le più moderne tecniche del Dna, che “78 vitigni coltivati oggi in Europa hanno un antico genitore comune: il vitigno affidato da un imperatore romano alle sue legioni”.

IL libro

Se guardate un film ben fatto sulle battaglie nell'antica Roma e osservate bene i centurioni, scoprirete che immancabilmente nella mano destra stringono un bastone, chiamato vitis, un ramo di vite. Seguendo alla lettera il monito di Orazio, "Nessun albero prima della sacra vite tu pianterai, o Varo", Roma imponeva infatti ai suoi militari di piantare la vite e stabilì che la figura chiave dell'esercito avrebbe impugnato un bastone del comando caratterizzato dall'icona della vite.

Giovanni Negri ci racconta la straordinaria storia del vino a Roma, che ha il suo momento cruciale nel secondo secolo a.C, quando il vino, prima una bevanda di lusso per patrizi, diventa vinum, nutrimento e piacere di massa. Dalle osterie di Roma alle feste sfrenate a Pompei, dalla personalissima guida enologica di Plinio il Giovane alla combinazione vino-cibo-sesso, dalla scelta di esportare le coltivazioni in tutte le regioni dell'Impero all'epoca del proibizionismo, un tour sorprendente all'insegna del vino nell'antica Roma. Un racconto divertentissimo e una ricostruzione storica accurata, per scoprire che il vino sta a Roma come la Coca-Cola sta agli Stati Uniti e per appurare con certezza che tanti celebrati vini di oggi, italiani e francesi, sono nati per mano degli antichi romani.

Giovanni Negri, giornalista e scrittore, produce Barolo, Chardonnay e Pinot Nero nelle Langhe piemontesi. E' stato segretario del partito radicale. Ha pubblicato numerosi libri tra cui Il sangue di Montalcino (Einaudi 2010).

 

Fonte: Valentina Farolfi