Italia

CRESCONO I CONSUMI DI DOP E IGP MA ANCHE QUELLI PER I “NUOVI PRODOTTI”

Può apparire una strana dicotomia, ricercare la tradizione e acquistare il prodotto hi-tech. Eppure nel carrello degli italiani queste due classi, così diverse, di generi alimentari hanno lo stesso spazio. Bevande energetiche e yogurt funzionali sulla stessa tavola di formaggi, salumi e oli a denominazione d’origine

11 dicembre 2004 | T N

I prodotti si stanno dirigendo verso fasce di specializzazione e di valore aggiunto sempre maggiori.
C’è il “tradizionale classico” che copre circa il 66% del fatturato alimentare totale.
C’è poi un “tradizionale evoluto”, che rappresenta il 17%, che comprende prodotti tradizionali che si stanno evolvendo verso nuove proposte di confezionamento, servizio e caratterizzazione per andare incontro alle esigenze dei consumatori: sono i sughi pronti, gli oli aromatizzati, i condimenti freschi, i prodotti e i piatti precotti a lunga conservazione...

I nuovi prodotti
Ci sono anche i “nuovi prodotti”, che hanno ormai raggiunto l’8% del fatturato totale, che sono cibi e bevande dall’alto valore aggiunto e dall’elevato contenuto di servizio, che soddisfano le richieste dei consumatori sia dal punto di vista della conservazione e della preparazione, sia da quello nutrizionale e salutistico.
Si tratta di bevande energetiche, yogurt funzionali, alimenti light, preparazioni gastronomiche, cibi salutistici...

Il tipico: Dop e Igp
Il comparto delle Dop e Igp in Italia continua a manifestare un buon dinamismo, un giro d’affari alla produzione di quasi 4,5 miliardi di euro, mentre sui mercati al consumo il fatturato complessivo ha sfiorato quota 8,5 miliardi (9% circa del totale).
In termini reali, la produzione delle Dop e Igp italiane ha oltrepassato nel 2003 quota 632mila tonnellate, facendo segnare un aumento del 2% rispetto al 2002. Per i formaggi la crescita della produzione in quantità è risultata nell’ordine del 3%, mentre nel caso delle preparazioni a base di carne, l’incremento ha oltrepassato il 5%. Oli d’oliva e ortofrutta hanno invece accusato pesanti cali produttivi.
Le esportazioni di prodotti Dop e Igp sono cresciute complessivamente del 5,7% in quantità (111mila tonnellate) e del 7,4% in termini monetari (1.220 miliardi di euro).

Fonti: Federalimetare, Ismea