Italia
I Colli Orientali del Friuli per promuoversi puntano sui blogger americani
Dal 7 all’11 febbraio, invitati sei famosi blogger statunitensi e per l'occasione è stato anche creato uno specifico sito di discussione
05 febbraio 2011 | C. S.
Il successo del vino passa anche attraverso internet. Così, il Consorzio dei Colli Orientali del Friuli-Ramandolo ha deciso di prendere per le corna il toro informatico e invitare a casa propria sei tra i più conosciuti bloggers del vino statunitensi. Jeremy Parzen, Samantha Dugan, Alfonso Cevola, David McDuff, Nicolas Contenta e Wayne Young, gireranno in lungo e in largo tra le cantine dei Colli Orientali, dal 7 all’11 febbraio. E scriveranno.
"La “democratizzazione†dei media su internet – sottolinea il presidente dei Colli Orientali, Pierluigi Comelli – ha fatto crescere in maniera esponenziale il numero di blog che si occupano di vino (sono oltre 220 solo quelli in lingua inglese). Per le cantine con piccoli budget promozionali, si tratta di un’opportunità importante per farsi conoscere nel mondo, spendendo pochissimo".
Jeremy Parzen, che gestisce il blog Do Bianchi (dobianchi.com) è segnalato all’interno dei 10 top wine blogs mondiali in lingua inglese. Parla principalmente di vini italiani, non tralasciando il cibo e il contorno storico culturale. Do Bianchi, che spesso tocca anche il migliaio di contatti giornalieri, cerca di offrire “una prospettiva umanistica nel mondo del cibo e del vino italianoâ€. Anche i blog di Samanta Dugan, Samantha Sans Dosage (sansdosage.blogspot.com); David McDuff, McDuff’s Food and Wine Trail (mcduffwine.blogspot.com) e Alfonso Cevola, On the Wine Trail in Italy (acevola.blogspot.com), appaiono tra i primi 50 wine blogs del mondo nella speciale classifica di www.postrak.com. Wayne Young fa parte dello staff dell’azienda Bastianich, mentre Nicolas Contenta è una giovane blogger che, con il suo stile liberale e spiritoso, è capace di sintonizzarsi con i “nuovi†consumatori. I “magnifici sei†pubblicheranno impressioni e recensioni sul blog cof2011.com, creato appositamente per questo evento e che, negli Stati Uniti, ha già suscitato interesse e registrato numerose visite.