Gastronomia
Prosciutto di Sauris, raggiunto il traguardo dell'Igp
Si tratta di un prosciutto crudo salato, affumicato e stagionato per almeno dieci mesi. Si aggiunge alle tante tipicità che caratterizzano la nostra penisola
24 aprile 2010 | C. S.
Soddisfazione per il riconoscimento comunitario dell'Indicazione Geografica Protetta per il Prosciutto di Sauris. Si tratta di un prodotto strettamente legato alle tradizioni culturali saurane e alla provenienza geografica degli antenati, che affonda le sue radici nelle usanze alimentari delle vallate germanofone da cui giunsero i primi coloni e che unisce lâuso prettamente nordico del fumo al metodo decisamente latino della conservazione della carne mediante il sale.
Lâesposizione al fumo, inoltre, conferisce alle carni trattate peculiari caratteristiche sensoriali, specialmente in relazione al colore e, soprattutto, allâodore e al sapore. Una tecnica dettata dalla necessità di conservare la carne per i lunghi inverni, dalla difficoltà di approvvigionarsi di sale, e, per contro, dalla disponibilità quasi illimitata di legname.
Il Prosciutto di Sauris è un prosciutto crudo salato, affumicato e stagionato per almeno dieci mesi. A fine stagionatura il prosciutto si presenta intero con osso senza lo zampino. La cotenna ha colore uniforme noce-dorato con sfumature arancioni, mentre la parte magra visibile ha colore rosso scuso. La consistenza è soda ed elastica; il grasso è di colore bianco candido o bianco-rosato.
Il Prosciutto di Sauris è riconoscibile anche grazie al suo particolare profumo delicato e al gusto dolce con una garbata nota di affumicato.
Fonte: Pirrotta et al.