Gastronomia
Il gelato italiano: una tradizione di qualità e creatività

I consumi di gelato sono in crescita ma per apprezzarne l'essenza e la ricchezza, esistono alcuni consigli che possono trasformare una semplice degustazione in un'esperienza sensoriale completa
03 maggio 2024 | T N
Il gelato italiano è ben più di una semplice delizia culinaria; rappresenta un patrimonio di tradizione, qualità e creatività che si tramanda di generazione in generazione. Nato secoli fa nelle corti italiane, questo dessert ha attraversato la storia evolvendosi costantemente, senza mai perdere il legame con le sue origini artigianali e l'attenzione alla selezione delle materie prime. In Italia, il gelato è considerato un vero e proprio simbolo nazionale, un elemento distintivo della cultura e dello stile di vita italiani che incanta palati in tutto il mondo. La sua produzione artigianale è frutto di una sapiente combinazione tra innovazione e fedeltà alle antiche ricette, dando vita a un prodotto che è al contempo espressione dell'eccellenza gastronomica italiana e veicolo di sperimentazione continua. Dai gusti classici come cioccolato, vaniglia e pistacchio a quelli più innovativi ispirati ai sapori regionali o alle ultime tendenze culinarie, il gelato italiano continua a sorprendere ed entusiasmare per la sua capacità di bilanciare perfettamente qualità, gusto e creatività.
Nei cinque maggiori paesi europei (Italia, Spagna, Francia, Germania, UK) si contano 2,2 miliardi di gelati venduti nel 2023, anno nel quale, secondo i dati Crest-Circana, i consumi di gelato in Europa sono cresciuti del 4,7%. Il nostro Paese si conferma il mercato principale con il 28% delle porzioni di gelato servite sul totale europeo. Per Circana nel 2024 è previsto un aumento grazie a un consumatore che trova nel gelato un irrinunciabile e accessibile piacere, in un contesto economico ancora incerto.
Secondo Claudio Pica, presidente Fiepet Confesercenti e segretario generale del'Associazione Italiana Gelatieri (Aig), "le performance positive delle vendite registrate in questa primavera consentono di stimare in Italia un aumento dei consumi che dal 6% può raggiungere il 12% nelle città d´arte con alta presenza turistica. Una crescita da ricercarsi nelle strategie di internazionalizzazione del gelato all'estero messe in atto da colossi fieristici come Sigep e dal mondo associativo di tutta la filiera".
La differenza tra gelato artigianale e industriale
Il gelato è uno dei simboli dell'estate italiana, ma non tutti i gelati sono uguali. La principale distinzione si trova tra il gelato artigianale e quello industriale, due prodotti che differiscono per ingredienti, processo di produzione e, naturalmente, gusto. Il gelato artigianale è prodotto in piccole quantità, utilizzando metodi tradizionali che rispettano la stagionalità degli ingredienti. Questo approccio assicura un prodotto fresco e di alta qualità, con una consistenza densa e cremosa che lo rende immediatamente riconoscibile al palato. D'altro canto, il gelato industriale è prodotto in grandi quantità utilizzando macchinari automatizzati. Gli ingredienti spesso includono additivi, conservanti e aromi artificiali per prolungarne la conservazione e standardizzare il sapore. Sebbene questo processo permetta una distribuzione su larga scala a costi ridotti, il risultato è un prodotto meno personale e con minori qualità organolettiche rispetto al gelato artigianale. La scelta tra gelato artigianale e industriale non riguarda solo il gusto individuale ma anche il supporto alla tradizione culinaria italiana e all'economia locale. Optare per il gelato artigianale significa valorizzare la cultura del cibo di qualità, sostenendo al contempo i piccoli produttori che sono il cuore pulsante dell'industria alimentare italiana.
Giancarlo Timballo, presidente della Coppa del Mondo di Gelateria e maestro gelatiere di Udine spiega che per l´estate 2024 creerà nuovi gusti attingendo dalle tradizioni locali e lavorando sui prodotti dei territori per i quali la richiesta dei consumatori, sempre più attenti e aggiornati, è alta. Tra le sue proposte, il gelato con lampone e rosmarino. Eugenio Morrone, maestro gelatiere con due celebri gelaterie romane ricorda che i clienti prestano attenzione alla moderazione degli zuccheri e dei grassi: grande quindi la richiesta per gelati privi di latte, come i gusti classici preparati con massa di cacao o pistacchio. In tema salutistico, Morrone presenta il gelato carota, mandarino e limone che vuole essere anche un omaggio al grande Jannik Sinner. La ´sorpresa´ è invece il ritorno del gusto al tiramisù, sempre più richiesto soprattutto dai turisti stranieri.Per Domenico Belmonte, noto maestro gelatiere di Santa Maria di Castellabate, in Cilento con i primi caldi sono tornati i gusti classici come le creme. Ma c´è anche un autentico boom della frutta esotica, tra cui mango e frutto della passione.
Consigli per gustare al meglio il gelato
Per apprezzare veramente l'essenza e la ricchezza del gelato italiano, esistono alcuni consigli che possono trasformare una semplice degustazione in un'esperienza sensoriale completa. Innanzitutto, è fondamentale privilegiare il gelato artigianale, capace di offrire una gamma di sapori più autentici e intensi rispetto a quello industriale. Scegliere gusti che riflettono la stagionalità degli ingredienti ne esalta la freschezza e la qualità. È inoltre consigliabile avventurarsi oltre i gusti classici per esplorare combinazioni innovative che possono sorprendere piacevolmente il palato. Un altro aspetto importante è la temperatura di servizio: un gelato troppo freddo può infatti nascondere parte dei suoi aromi, mentre uno leggermente ammorbidito rivela meglio le sue note gustative. Infine, dedicare attenzione alla consistenza e alla cremosità può aiutare a distinguere un gelato di alta qualità da uno inferiore, contribuendo ulteriormente all'esperienza complessiva. Seguire questi semplici consigli permetterà di scoprire e valorizzare appieno il patrimonio culturale e gastronomico rappresentato dal gelato italiano.