Gastronomia

Gli astrochef sono le star del terzo millennio

I concorsi gastronomici e quelli riservati alle “stelle Michelin” si moltiplicano. Sono diventati imperdibili occasioni mondane. Alle aste di Sotheby's anche le stoviglie di Ferran Adrià e la sua collezione di vini

04 maggio 2013 | T N

Altro che star di Hollywood, le nuove star ricercatissime sul jet set e altrove sono gli astrochef. Per una volta non parliamo dei MasterChef delle omonime trasmissioni televisive ma dei celebratissimi cuochi che vengono contesi nel mondo a suon di cachet stellari e di lusinghe con concorsi molto reclamizzati.

Difficile non imbattersi, in questi giorni, nei comunicati del “World's 50 Best”, la classifica che premia i migliori ristoranti del mondo,. Una giuria di mille esperti ha concorso al giudizio ma non mancano comunque le polemiche. Poco importa, anzi meglio, più pubblicità e più prenotazioni.

Per la cronaca, il Celler di Can Roca, tristellata insegna catalana di Girona, si scambia il trono con il danese Noma e conquista il primo posto. Sulla terza piazza Massimo Bottura, chef tre stelle Michelin dell'Osteria Francescana di Modena. Oltre al premio Veuve Cliquot World's Best Female Chef 2013 ritirato sul palco da Nadia Santini del ristorante Dal Pescatore, sono quattro in tutto gli italiani tra i magnifici cinquanta. Rientra alla 40ma posizione Davide Scabin e il suo Combal.Zero di Rivoli. Un gradino sotto, al debutto assoluto, c'è Enrico Crippa di Piazza Duomo di Alba. Due nomi piemontesi più il veneto (Sarmeola di Rubano) Le Calandre di Massimiliano Alajmo, che sale di 5 posizioni e si piazza al 27mo posto. Fuori dai 50 ci sono Dal Pescatore (74) e Cracco (82).

Negli stessi giorni veniva annunciato il successo della seconda asta di Sotheby's per i cimeli di ElBulli, il ristorante di Ferran Adrià chiuso nel 2011. L'incasso? 913 mila dollari. Un gourmand asiatico ha pagato 36.750 dollari per una cena con quattro persone con il padre della cucina molecolare che include una conversazione informativa con lo chef. Lo stesso acquirente ha speso 52.062 dollari per una bottiglia di Domaine del la Romanee-Conti 2004, un Bordeaux che partiva da metà della stima. L'asta ha presentato migliaia di bottiglie collezionate per anni: si parla di vini straordinari, provenienti non solo dalla Borgogna e dal Bordeaux, ma anche dalla Spagna e dalla California. La carta dei vini del ristorante riportava 8.807 bottiglie, alcune delle quali prodotte appositamente per il elBulli, ed il cui prezzo oscillava tra i 20 e i 5.000 euro. All'incanto anche la giacca da cuoco usata dallo Ferran, piatti, menu e una collezione di coltelli. Non si tratta però della prima asta organizzata da Sotheby's per il “maestro”. Una prima tranche dell'asta era stata organizzata all'inizio di aprile a Hong Kong e aveva raccolto 1,8 milioni di dollari, inclusa un'altra cena per quattro da 28 mila dollari da Tickets, il ristorante del fratello di Adrià, Albert.