Economia

Finanziaria 2010. Tra un sit in e l’altro arrivano soldi all’agricoltura

Qualche passo in avanti: via libera a 250 milioni di euro per rifinanziare il Fondo di solidarietà nazionale presi dallo scudo fiscale. Altre agevolazioni? Tremonti promette di riparlarne a gennaio

05 dicembre 2009 | Graziano Alderighi

Pochi ma subito.
Questo quanto promesso al settore agricolo dalla Finanziaria 2010.

Un’altra volta, in extremis, il relatore della finanziaria, Massimo Corsaro, ha annunciato una revisione complessiva della manovra economica che dovrebbe dare respiro al settore primario anche se permangono molti dubbi.

La prima buona notizia è che si ottiene il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per un importo di 250 milioni di euro per il pregresso, e di 116,2 milioni di euro per le annualità 2010 e 2011.

Gli sgravi fiscali sugli oneri sociali per le zone svantaggiate e di montagna sarebbero prorogati al 31 luglio 2010.

Silenzio assordante invece su tutte le altre agevolazioni destinate al settore agricolo e di anno in anno prorogate attraverso la manovra finanziaria.
Tra quelle più importanti le agevolazioni sulla piccola proprietà contadina e le accise sul gasolio agricolo per le serre.

Nulla è dato sapere anche su altri importanti punti che dovevano essere oggetto di discussione ma che sarebbero stati stralciati.

Tra questi l’Ici sui fabbricati rurali.
Alcuni deputati, tra cui Siegfried Brugger, avevano presentato un emendamento alla Finanziaria 2010 che l'articolo 23, comma 1-bis, del decreto-legge n. 207 del 2008 che specificava che l'esenzione spetta indipendentemente dalla categoria e dalla classe catastale attribuita agli immobili, così dirimendo tutti i dubbi a seguito della sentenza della Corte di Cassazione del 21 agosto 2009. Purtroppo l’emendamento è stato cassato per “estraneità della materia”.
Il sottosegretario Molgora, rispondendo a un’interrograzione parlamentare, ha tuttavia chiarito che “gli Uffici dell'Amministrazione finanziaria, in considerazione della dichiarazione di inammissibilità di cui si è fatto innanzi cenno, stanno approfondendo la problematica di cui trattasi alla luce della citata sentenza della Corte di Cassazione, al fine di trovare un'adeguata soluzione che consenta di fare chiarezza sulla disciplina fiscale applicabile, ai fini ICI, ai fabbricati rurali.”

Nulla è dato sapere anche sull’applicabilità della Tremonti-ter, defiscalizzazione degli investimenti, nel settore agricolo.

Le associazioni di categoria avevano inoltre chiesto la sospensione della sesta rata delle multe per le quote latte in scadenza il 31 dicembre, ma su quest'ultimo punto è arrivato lo stop della Ue ma anche l’abbassamento dell’Iva sul gasolio agricolo al 4%.

Le associazioni più attive nelle mobilitazioni per incrementare i fondi al settore agricolo sono certamente state Confagricoltura e Cia.

A Roma delegazioni di agricoltori da tutte le regioni del Nord Italia (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia) hanno stazionato davanti a Montecitorio mentre era in corso, giovedì 3 dicembre, la discussione sulla Finanziaria. Il secondo presidio a Roma di Confagricoltura, sempre a piazza Montecitorio, è previsto per il 15 dicembre e riguarderà gli associati del Centro-Sud e delle Isole.

Manifestazioni sul territorio nazionale invece per la Cia. “La nostra mobilitazione proseguirà. Abbiamo in programma nuove iniziative di protesta, anche con altre organizzazioni. E se si aggiungeranno altri ancora vuol dire che la nostra azione è tutt’altro che campata in aria. Rinnoviamo, dunque, l’invito affinché nella finanziaria si introducano misure efficaci, si dichiari lo stato di crisi del settore e si convochi al più presto il Tavolo agroalimentare. Bisogna operare in tempi rapidi. Altrimenti - ha dichiarato il presidente Politi - c’è il fondato pericolo di un tragico tracollo”.