Economia
Aumentano i terreni a set aside, meno cereali, più semi oleosi
Le superfici a frumento tenero diminuiranno soprattutto al nord-ovest mentre quelle a frumento duro si ridurranno in prevalenza al centro
28 febbraio 2009 | T N
Nellâannata agraria 2008-2009 le intenzioni di semina delle principali coltivazioni agricole sembrano tener conto di alcuni dei fattori che hanno, in parte, caratterizzato la passata campagna agraria: il consolidamento nellâapplicazione della nuova Politica Agricola Comunitaria (Pac) - basata sul principio del disaccoppiamento - la turbolenza del mercato e la conseguente diminuzione dei prezzi dei principali prodotti agricoli. Lâandamento al ribasso dei prezzi ha reso più difficile, per gli agricoltori, lâorganizzazione delle semine della campagna agraria corrente, come dimostra anche lâaumento dei terreni a riposo (set-aside). Mentre nella precedente annata agraria la spinta dei prezzi e le prospettive di incrementi di redditività avevano indotto molti agricoltori ad investire nelle colture cerealicole, attualmente si prevede unâinversione di tendenza a favore delle superfici a semi oleosi.
Si rileva, rispetto allâannata agraria 2007-2008, una diminuzione per le superfici destinate a cereali, in particolare a frumento duro (-2,9 per cento), tenero (-8,7 per cento) e a mais da granella (-4,3 per cento). Si prevede, invece, un aumento, ad eccezione del sorgo (-1,6 per cento), delle superfici dei cereali minori: avena (+6,6 per cento), riso (+4,1 per cento) e orzo (+1,5 per cento). Una crescita significativa dovrebbe interessare le superfici destinate alla coltivazione dei semi oleosi, in particolare, la colza (+145,2 per cento, sebbene mantenga unâestensione limitata), la soia (+31,6 per cento) e il girasole (+28,6 per cento). Le previsioni di semina, inoltre, rilevano sul fronte delle ortive una complessiva diminuzione delle superfici investite sia a legumi freschi (-2,6 per cento) che ad altre ortive (-8 per cento) mentre aumentano le superfici a legumi secchi ed in particolare fagioli e fave (+20,6 per cento). Si attende, invece, una sostanziale stabilità della superficie investita a foraggere temporanee. Le intenzioni di semina, infine, mostrano una dinamica positiva per la coltivazione della patata (+17 per cento) e in misura minore per il pomodoro (+2,1 per cento).
Dal punto di vista territoriale, lâanalisi mostra che le superfici a frumento tenero diminuiranno soprattutto al Nord-Ovest (-14,4 per cento), mentre quelle a frumento duro si ridurranno in prevalenza al Centro (-9,6 per cento). La prevista diminuzione, a livello nazionale, delle superfici destinate a mais da granella é da ricondurre, in primo luogo, ad un consistente disinvestimento nelle regioni del Nord-Est (-9,3 per cento). Lâaumento delle superfici destinate alla coltivazione di colza dovrebbe interessare soprattutto le regioni del Nord-Est (+170,2 per cento) e del Centro (+120,1 per cento). Si rilevano, inoltre, andamenti territoriali discordanti per quanto riguarda le superfici investite a mais da foraggio e a barbabietola da zucchero, che diminuiscono al centro (rispettivamente -14 e -14,2 per cento) contrariamente a quanto si osserva nelle altre aree. Per quanto riguarda il pomodoro ,infine, si attende un calo delle superfici al Sud.