Economia
Ottimismo sul mercato statunitense. I distributori prevedono buone performance per i vini italiani
Il sentiment di importanti operatori è positivo. E’ quanto emerge durante il Vinitaly Us Tour che a febbraio ha fatto tappa in Florida
14 febbraio 2009 | T N
âLe vendite di vino italiano stanno andando bene anche in questo inizio dâannoâ. Ad affermarlo è Mel Dick, presidente della divisione vini e vice presidente della Southern Wine & Spirits of America, il primo distributore negli Usa di vino, che rappresenta 1.500 etichette del beverage per 5.000 differenti brand di vini, birre e liquori, con sedi operative in 32 Stati per 70 milioni di casse lâanno vendute, 10.500 dipendenti e un fatturato di 8,3 miliardi di dollari.
Insieme ad altri distributori, ristoratori, importatori, la Southern Wine&Spirits ha preso parte al Vinitaly US Tour di Miami e Palm Beach, terminando ieri con unâiniziativa nellâambito dello Yacht&Brokerage Show la tre giorni di promozione in Florida dei vini italiani. Oltre mille le presenze complessive tra operatori del settore e wine lover al full day del 9 al Bitlmore Hotel, ai due eventi del 10 presso il ristorante Gaia con lo chef pluristellato Gaetano Ascione e lâ 11 a Palm Beach.
La conferma che lâandamento delle vendite è col segno positivo arriva anche da Massimo Tuzzi, responsabile dellâexport della Casa vinicola Zonin e vice presidente e direttore generale della Zonin USA. âDopo aver chiuso il 2008 sul mercato americano con un incremento del 36% delle vendite, a gennaio 2009 - sottolinea Tuzzi - abbiamo registrato un +59% sullo stesso mese dellâanno precedente. Questo risultato non è frutto della casualità , ma di un piano di marketing che si è sviluppato negli ultimi cinque anni e che ci ha portato a coinvolgere gli operatori del canale ho.re.ca. e dei supermercati. Certo che la crisi câè, ma qui nessuno si abbatte, câè molta fiducia nella popolazione dopo lâelezione di Obama presidente e sono sicuro che nel secondo semestre 2009 questo mercato ripartirà a pieni giriâ.
âVinitaly US Tour è stato molto ben organizzato â conclude Tuzzi â e rappresenta un valido supporto anche per le piccole-medie aziende che vogliono approcciare il mercato americano, che è diverso da città a città â.
Il mercato statunitense sprigiona grandi potenzialità , anche in un momento di difficoltà dellâeconomia in generale come questo, e si candida a diventare entro il 2012 il primo a livello mondiale per consumi, secondo i dati diffusi da Chip Cassidy, direttore del Beverage program della Florida International University e wine director di Crown Wine & Spirits, il più importante retailer della Florida.