Economia
Olio di oliva, Assitol: l'industria regge la crisi
17 novembre 2008 | T N
In occasione di âApertamenteâ, la manifestazione promossa da Federalimentare, Assitol ha presentato i dati sulle tendenze di mercato nei primi nove mesi del 2008. Nonostante le difficoltà congiunturali, il comparto mostra un andamento positivo soprattutto grazie allâextra vergine.
Qualche segnale di sofferenza ma, nel complesso, il settore dellâolio dâoliva regge bene la crisi. A dirlo sono i dati dellâAssitol, lâAssociazione Italiana dellâIndustria Olearia, che a settembre ha registrato un aumento delle vendite sul mercato interno pari al 4,8% in più rispetto allo stesso periodo lo scorso anno.
A trainare la crescita è stato il segmento dellâextravergine (+ 6,5%), grazie allâottimo andamento degli oli convenzionali, che aumentano del 7,1%. Nel complesso, tra gennaio e settembre, lâextravergine si è attestato su una crescita del 3,1%.
Le rilevazioni di settembre, invece, mostrano in netto calo le DOP/IGP (-23,5%), il biologico (-9%) e lâolio â100% italianoâ, che ha perso lâ1,9%. In controtendenza lâolio dâoliva, che riprende quota con un aumento del 2,3 dopo un periodo di appannamento.
Buono a settembre anche lâandamento dellâexport, che vede un + 3,5% rispetto al settembre 2007. Nel dettaglio, è sempre lâextravergine a farla da padrone, con una crescita del 9,6%, mentre lâolio dâoliva cala del 4,8. Nei primi 9 mesi del 2008, non a caso, le esportazioni hanno peraltro mostrato qualche segnale negativo, con un lieve calo delle vendite allâestero (-1,2).
Nellâinsieme, il comparto produttivo ha mantenuto una tendenza sostanzialmente positiva, pur perdendo qualche punto percentuale. In particolare, il comparto dellâolio extravergine convenzionale, vale a dire i grandi marchi, ha saputo difendere bene il suo primato, sia in ambito italiano che estero.
Fonte: Silvia Cerioli