Economia
Agricoltura, il Pil non convince. E' rischio recessione
C'è necessità di interventi straordinari a sostegno delle imprese. Il 20 novembre sit-in a Roma davanti alla Camera dei deputati
15 novembre 2008 | T N
âIl dato negativo sul valore aggiunto in agricoltura, che registra, dopo una serie di segnali incoraggianti, una preoccupante battuta dâarresto, conferma la difficile situazione del settore che richiede subito interventi straordinari e una nuova politica per rilanciare sviluppo e competitività â. A sottolinearlo è il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi che, commentando le stime preliminari dellâIstat relative al Pil del terzo trimestre 2008, riafferma la validità della mobilitazione promossa dallâOrganizzazione sullâintero territorio nazionale, che come obiettivo prioritario ha quello di sollecitare misure valide per abbattere i pesanti costi per le aziende ed aprire nuove prospettive.
âAnche se non è stato quantificato il calo subito dallâagricoltura, câè purtroppo la conferma -aggiunge Politi- di un settore primario che sta attraversando uno dei più difficili momenti della sua più recente storia. In un mercato sempre più vasto e competitivo, le imprese agricole mostrano, sotto il profilo strutturale, problemi complessi a recuperare margini di efficienza ed a produrre reddito da destinare ai consumi, allâinnovazione ed agli investimenti. Pesano, ed aggravano questo scenario, da un lato, lâaumento del costo del denaro e le difficoltà di accesso al credito che penalizzano maggiormente le imprese che hanno investito in innovazione e qualità ; dallâaltro, le anomalie ed il malfunzionamento del mercato: lâimpennata dei prezzi di alcune materie prime agricole che ha caratterizzato la scorsa campagna agraria, lâaumento dei costi dei mezzi tecnici, in particolare energetici e prodotti chimici. A ciò si aggiunge una scarsa efficienza della struttura amministrativa e il crescente peso dellâonere burocratico a carico degli agricoltoriâ.
âLâagricoltura -avverte il presidente della Cia- è così a rischio recessione. Oltre al valore aggiunto, lo confermano anche le stime sullâannata agraria 2008 che vede una produzione stagnante, una crescita record dei costi (oltre 10 per cento) e un ulteriore calo dei redditi degli imprenditori agricoli. Da qui nasce e si sviluppa la nostra mobilitazione che, sotto lo slogan âOra i fatti. Gli agricoltori chiedono interventi immediati ed efficaciâ, vuole sollecitare una maggiore attenzione nei confronti del settore, ma soprattutto nuove e mirate politicheâ.
âMigliaia di agricoltori in questi giorni si sono mobilitati sullâintero territorio nazionale. Si stanno svolgendo iniziative in tutta Italia (quella conclusiva, con un sit-in, si terrà il 20 novembre prossimo a Roma davanti alla Camera dei deputati, in piazza Montecitorio) per reclamare -afferma Politi- un cambiamento di rotta, una svolta positiva per unâagricoltura che non può restare impantanata in una crisi complessa che rischia, senza nuove politiche, di divenire drammatica. Câè lâesigenza di un vero progetto di sviluppo, di immediati interventi, di politiche propulsive al fine di dare reali certezze e prospettive concrete ai produttoriâ.
Fonte: Cia