Economia

Sarà battaglia per i fondi Pac dopo il 2013

Per salvare il salvabile la Fisher Boel chiede agli agricoltori di trasformarsi in “public relation manager” e lancia indicazioni sui futuri pilastri della Politica agricola comunitaria

27 settembre 2008 | T N

I tagli al bilancio della Politica agricola comunitaria, man mano che si avvicina il 2013, si fanno sempre più attuali e consistenti.

E’ stato già agitato lo spauracchio della fine di ogni sovvenzione europea ma sembra aver turbato poco gli agricoltori che continuano a credere che l’Ue deciderà di non abbandonare l’agricoltura.

La Fischer Boel, tuttavia, è perentoria "nessuno possiede un diritto divino al denaro pubblico" e "perciò chiunque desidera un pezzo della torta deve giustificare la sua richiesta. Se vogliamo un bilancio adeguato per la Pac dopo il 2013 occorre far comprendere ai politici a all'opinione pubblica il valore dell'agricoltura".

Chi deve tuttavia far comprendere il valore dell’agricoltura?
Per la Fischer Boel dovranno essere proprio gli agricoltori che dovranno trasformarsi in public relation manager perché, come ha dichiarato il Commissario, va fatto un grosso lavoro di relazioni pubbliche. "nel futuro, gli agricoltori - ha sottolineato la Fischer Boel - non dovranno solo accettare l'importanza delle pubbliche relazioni: ma dovranno diventare maestri in questa arte".

Gli agricoltori dovranno insomma dimostrare perché senza un qualche tipo di rete di sicurezza per loro, il futuro del nostro approvvigionamento alimentare è a rischio, dovranno dimostrare perche' costa denaro prendersi cura della terra e coltivare nel rispetto di altri imperativi ambientali ma "soprattutto - ha concluso Fischer Boel - devono dimostrare che la Pac dà valore al denaro".

Niente più distribuzioni di denaro a pioggia, niente più sussidi elargiti con facilità.

L’Unione europea, come ha chiarito il Commissario, non potrà più indirizzare grandi somme per coprire la perdita di reddito degli agricoltori, ribadendo che il futuro è comunque e sempre rappresentato dai pagamenti diretti disaccoppiati.

Altro pilastro della Pac dopo il 2013 l’aumento dei fondi a disposizione dello sviluppo rurale, a fronte di una probabile diminuzione degli aiuti diretti.
“I pagamenti diretti – ha infatti spiegato la Fisher Boel - ci aiutano a raggiungere una serie di obiettivi" e sono "un sistema relativamente semplice" ma ci sono anche altri strumenti molto più indirizzanti. l'Unione europea - ha concluso la Fischer Boel - sta diventando più trasparente nelle sue questioni finanziarie, e la scala di certe sfide sta diventando più evidente. in questo clima che si sta sviluppando, sospetto che dovremo mostrare più chiaramente che mai i risultati ottenuti dalla Pac. Risultati che il pubblico sostiene e desidera".