Economia
La Cia sollecita una cordata per l'acquisizione del marchio Olio Bertolli
08 maggio 2008 | T N
La Cia sollecita unâiniziativa âmade in Italyâ per impedire che il prestigioso marchio finisca ancora una volta allâestero. Attivare subito gli strumenti oggi disposizione per favorire lâacquisto.
Bisogna attivarsi immediatamente perché Bertolli, il numero uno al mondo tra gli olii dâoliva, torni finalmente in mani italiane. Occorre, pertanto, avviare una cordata nazionale che impedisca che questo marchio prestigioso, oggi proprietà della multinazionale Unilever, non finisca ancora una volta allâestero. A sollecitarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori preoccupata per la presenza sempre più massiccia di stranieri nellâagroalimentare del nostro Paese.
La decisione dellâUnilever di uscire dai settori dellâolio dâoliva e di semi (oltre a Bertolli, dovrebbero essere messi in vendita marchi come Dante, San Giorgio e Maya) e delle conserve vegetali e delle confetture (Santa Rosa) rappresenta -afferma la Cia- unâimportante occasione per riconquistare una fetta di un mercato che parla sempre più straniero. Da qui lâinvito affinché vengano utilizzati tutti gli strumenti oggi a disposizione per favorire una cordata tutta italiana, composta non solo da industriali, ma anche da cooperative e da organismi economici agricoli.
Non è certo unâoperazione facile, però è indispensabile -sostiene la Cia- fare il massimo sforzo possibile per non dare ulteriore spazio al capitale estero. Sarebbe, invece, opportuno rilanciare un marchio importante tutto âmade in Italyâ. A giovarsene non sarebbe soltanto lâapparato agro-industriale italiano, ma anche il mondo agricolo nazionale che potrebbe valorizzare le sue produzioni di qualità .