Economia

IL GOVERNO RASSICURA I CONSUMATORI: INGIUSTIFICATO L’ALLARME PREZZI. C’E’ DA CREDERCI?

Un vertice urgente a Palazzo Chigi. E’ emerso che non vi è ragione per gli allarmismi su aumenti dei prezzi, le quotazioni delle materie prime non possono influire così tanto sui prezzi al consumo perchè vi sono margini di recupero di efficienza nella filiera produttiva

01 settembre 2007 | T N

Si è svolta a Palazzo Chigi una riunione indetta dal Presidente del consiglio Romano Prodi sui rischi di aumento dei prezzi dei generi alimentari. all'incontro hanno partecipato il Ministro dell'Economia Padoa-Schioppa, il Ministro dello sviluppo economico Bersani, il Ministro per le politiche agricole De Castro, il Ministro per l'attuazione del programma Santagata ed il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta.
Durante la riunione si è evidenziato che non vi è alcuna giustificazione per gli allarmismi registrati in questi giorni su aumenti generalizzati dei prezzi. gli aumenti di alcune specifiche materie prime non possono influire in maniera significativa sui prezzi finali al consumo anche perchè - dalle analisi compiute - vi sono ampi margini di recupero di efficienza nella filiera produttiva rispetto a quanto messo in atto in altri paesi europei. vengono dunque a cadere ipotetiche giustificazioni a rincari (quali ad esempio il rincaro del caffè attribuito ad aumenti del costo dell'energia elettrica, costo che è rimasto stabile) che non devono a maggior ragione essere a carico del consumatore finale. si è registrato inoltre che per alcuni prodotti specifici (ortaggi, legumi, prodotti suinicoli) vi sono sostanziali diminuzioni dei prezzi all'ingrosso che non si sono ancora tradotte in diminuzioni dei prezzi al consumo. le autorità centrali e locali si attiveranno per sorvegliare affinché non si determinino abusi e perchè vi sia trasparenza dei mercati e della concorrenza. oltre alle iniziative di vigilanza il governo intende sollecitare l'approvazione definitiva entro settembre del terzo pacchetto di liberalizzazioni. infatti, l'attuazione dei primi due provvedimenti di liberalizzazioni è stata determinante per consentire al paese il recupero di uno 0,2% sul tasso di inflazione, allineandosi alle medie europee.

”Se le quotazioni di alcuni prodotti si alzano – ha aggiunto il Ministro De Castro - quelle di tanti altri si abbassano e l'effetto combinato non è tale da determinare allarmismo. complessivamente non c'è aumento generalizzato, anzi, dall'ultima rilevazione Istat, di cui abbiamo parlato nella riunione, l'inflazione per la prima volta risulta al di sotto della media europea. non ci pare che si sia di fronte ad una stangata. comunque, vigileremo affinchè non ci siano abusi o fenomeni speculativi".
Per quanto riguarda il prezzo del latte pagato ai produttori “mi auguro e spero che le regioni si attivino per assecondare le richieste di allevatori ed industriali. in particolare - ha specificato - mi riferisco alla Regione Lombardia che su questa questione agisce da capofila. se poi ci chiederanno di coordinare una riunione, come l'altra volta, siamo pronti a farlo".

"Il Governo ha intenzione di seguire con grande cura l'andamento dei prezzi e di contrastare possibili speculazioni a danno dei consumatori". lo ha detto il Ministro dello sviluppo economico Bersani al termine del vertice che ha affrontato l'emergenza prezzi. "conto molto - ha proseguito Bersani - sul senso di responsabilità di tutti gli attori economici con cui il mio ministero prenderà contatti nei prossimi giorni. mantenere la dinamica dell'inflazione in linea con la media europea dovrebbe essere, infatti, percepito come un obiettivo comune che risponde all'interesse generale.”