Economia

IL CONSUMO MONDIALE DELLE BEVANDE NEL 2006? SI REGISTRA UNA CRESCITA CONTENUTA

Sono le acque minerali a guadagnare il maggiore incremento. Nei prossimi tre anni le bevande calde thé, caffè e latte saranno superate dal comparto delle bibite fredde. Al Simei di Milano, previsto per metà novembre, ci sarà sull'argomento un importante workshop sul marketing delle bevande in prospettiva futura

14 luglio 2007 | T N

Nel 2006 cresce del 2,3% il consumo complessivo delle bevande nel mondo.
Balzo in avanti senza pari delle acque minerali: +6,2%.

E’ stimato in 1.500 miliardi di litri il consumo di bevande (calde e fredde) nel mondo, con una crescita del 2,6% pari a un volume medio pro-capite di 230 litri. Sono questi i dati di www.globaldrinks.com il database on line curato da Zenith International, società di consulenza leader nel settore Beverage.

A livello mondiale, la quota di mercato maggiore è quella del caldo (thè, caffè, latte....) che tuttavia, secondo gli esperti, sarà sorpassata nei prossimi 3 anni dal comparto delle bibite fredde, destinato al primo posto con 600 miliardi di litri. I dati del 2006 mettono in luce, infatti, la forte crescita dei consumi di bibite (+3,8% ) per un volume di 517 miliardi di litri pari a una media di 79 litri a persona.

In un clima di crescente consapevolezza dei problemi legati all’obesità e di un sempre maggiore interesse diffuso per i valori della salute e del benessere, l’incremento dei consumi di bibite è stato guidato recentemente dai comparti del “better for you”, ovvero dai prodotti che meglio rispondono alle esigenze specifiche del singolo. Tra questi ci sono in particolare le acque imbottigliate, le bevande a base di frutta e le bibite mirate a singoli bisogni.

Questa tendenza dei consumi sembra destinata a proseguire nei prossimi anni come dimostrano da un lato le acque in bottiglia, pronte a colpire le bibite gassate entro il 2009 e dall’altro le bevande lisce che si stanno avvicinando velocemente al volume complessivo dato dai succhi di frutta, dai nettari e dai prodotti solubili.

Proprio a questi temi Zenith e SIMEI dedicano il workshop in programma per venerdì 16 novembre 2007 dal titolo: Il marketing delle bevande per lo stile di vita del futuro.

All’interno del beverage, di particolare interesse è il mercato delle acque minerali. Nel mondo è cresciuto del 6,2% nel 2006 con un incremento del volume senza pari in nessuna altro settore.

In ogni parte del mondo i consumatori si stanno convertendo sempre più alle acque in bottiglia sia perchè più accessibili, sia perchè associate al valori della salute e ai benefici di una buona idratazione, temi sempre più diffusi e condivisi. Zenith si aspetta che nell’arco dei prossimi 5 anni il consumo pro-capite di acqua minerale sorpasserà quello delle bibite gassate.

Nell’Unione Europea, il mercato delle acque imbottigliate è cresciuto del 2,4% nel 2006 sfiorando quota 43,9 miliardi di litri. Guardando nel dettaglio i Paesi del nord Europa, forse anche per il favore dell’anticipo della stagione estiva, le vendite sono cresciute facendo registrare alle società produttrici volumi da record. Secondo le previsioni di Zenith nel lungo periodo il mercato rimarrà a crescita sostenuta guidato dall’aumento della consapevolezza dei valori di salute, benessere, idratazione. Nei prossimi 5 anni pertanto la crescita attesa è del 2,6% nella UE e la stima complessiva dei volumi entro il 2010 è di 48 miliardi di litri pari a un incremento finale del 13,5%.

In Italia il consumo delle acque minerali è tra i più alti in europa e nel mondo. Secondo i dati di GFK Panel Services Italia, nel 2006 il volume si è attestato intorno a 8 miliardi di litri con una crescita dello 0,7%. In leggero aumento anche il giro d’affari (+0,2%) che ha ormai superato 1,6 miliardi di euro.

Molto positive le previsione dei consumi futuri soprattutto per il segmento delle acque lisce naturali che guidano la classifica con il 61,6% dei consumi e il 58,6% del valore rispetto per esempio al segmento effervescente naturale che resta al secondo posto. Le acque gassate benchè a quota 14,5% hanno avuto tuttavia un ottimo incremento dell’1,5% . Meno richiesta è l’acqua leggermente frizzante che è scesa dello 0,5% nei consumi. L’innovazione nel packaging sembra il vero punto su cui investire. Se il PET rimane la soluzione ottimale sia per praticità nei consumi sia per comodità nei trasporti, è pur vero che sono sempre più apprezzate le piccole e medie dimensioni dei 50 cl e le monodosi dei 25cl e 33cl.


Fonte: Uiv