Economia

L'export d'olio d'oliva spagnolo raggiunge il milione di tonnellate

Metà delle esportazioni sono verso imbottigliatori italiani e portoghesi ma cresce la quota commercializzata con marchi spagnoli. Ormai il paese iberico è primo negli Stati Uniti, Cina e Giappone

24 settembre 2014 | T N

Per la prima volta nella storia della Spagna sono state superate il milione di tonnellate di olio d'oliva vendute all'estero ma la metà degli scambi commerciali sono di olio allo stato sfuso venduto all'Italia (450 mila tonnellate) e al Portogallo (50 mila tonnellate).

Ormai l'export oleicolo spagnolo ha doppiato il consumo interno, ferma a 550 mila tonnellate.

Ancora scarsa la quota di esportazioni venduta già imbottigliata, solo 270 mila tonnellate, ma con una buona crescita negli ultimi anni.

Secondo l'associazione degli esportatori di olio di oliva, Asoliva, questo record stagionale è principalmente dovuto alla ottima campagna olearia dello scorso anno, dove si sfiorarono 1,8 milioni di tonnellate di produzione, con prezzi che si sono mantenuti bassi, anche sotto i 2 euro/kg, per gran parte della stagione, la quotazione più bassa dell'intero bacino del Mediterraneo.

Per quanto riguarda l'olio imbottigliato con marchio iberico, nell'Unione europea ne vengono vendute 60 mila tonnellate, a seguire gli Stati Uniti, con quasi 20 mila, poi Australia e Brasile con 17 mila tonnellate ciascuno. Consumi significativi anche in Cina, 12 mila tonnellate, Giappone, 8 mila tonnellate, mentre in Russia sfiorate le 7 mila tonnellate.
In base ai dati di Asoliva la Spagna ha già superato le esportazioni di olio d'oliva dell'Italia nei mercati di Stati Uniti, Cina e Giappone. Tuttavia, l'Italia rimane leader in Germania e in Canada.

Nell'aumento delle esportazioni iberiche verso gli Stati Uniti hanno svolto un ruolo chiave due società: la portoghese Sovena e l'americana Pomperian. Entrambe hanno fatto ingenti ordinativi per soddisfare la domanda, anche da parte di grandi catene di supermercati come Costco.