Economia

Calo delle vendite per l'extra vergine spagnolo

L'associazione degli imbottigliatori denuncia un calo delle vendite del 14% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Da inizio campagna la riduzione è del 4%

07 maggio 2011 | R. T.

L'Anierac, associazione spagnola degli imbottigliatori, ha recentemente diffuso i dati sulle vendite di olio extra vergine negli ultimi mesi e non si tratta di dati confortanti per la nazione iberica.

A marzo sono stati venduti 30,3 milioni di litri di olio d'oliva di cui 14,5 milioni di litri di olio leggero, 8,1 milioni di litri di generico extra vergine, 7 milioni di litri di olio della categoria intenso e  0,5 milioni di litri di vergine.

Nel primo trimestre, le vendite di tutte le categorie di oli d'oliva si sono ridotte di 14.600 mila litri in rispetto allo stesso periodo del 2010. Ciò rappresenta un calo del 14,12%.

Analizzando i dati della campagna di commercializzazione 2010/2011, da ottobre le aziende aderenti a Anierac hanno messo sul mercato 179 542 000 litri, con un calo del 4,28% rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione. Solo per la categoria vergine vi è stato un miglioramento delle vendite, con un aumento di 1,4 milioni di litri rispetto all'anno precedente.

A fronte dell'incremento del vergine vi è però la caduta dell'extra vergine per  9,5 milioni di litri, che provoca una diminuzione del totale delle vendite di olio d'oliva.

A soffrire anche l'olio di sansa le cui vendite nel marzo 2011 sono state pari a 1,1 milioni di litri, portando l'importo complessivo annuale a 3,3 milioni di litri rispetto ai 3,8 milioni di litri venduti nello stesso periodo dello scorso anno.