Cultura

È morto lo scrittore Luigi Malerba, in lui le tracce del mondo contadino

08 maggio 2008 | T N

Era nato nel 1927 a Berceto, in provincia di Parma. Aveva 81 anni. E' morto nella notte a Roma. Il suo vero nome, all'anagrafe, è Luigi Bonardi.

Dopo essersi laureato in giurisprudenza, si dedica al giornalismo, alla narrativa, alla sceneggiatura cinematografica e televisiva. A Parma, negli anni Cinquanta, dirige la rivista di cinema “Sequenze”.



Malerba è il cognome che ha assunto invece in veste di scrittore. Il suo esordio nella narrativa risale al 1963 con la raccolta di racconti La scoperta dell'alfabeto. Tra le sue opere vanno ricordati i romanzi Il serpente, Salto mortale, Il pianeta azzurro, Fuoco greco , Le maschere.

Nel libro di racconti La scoperta dell'alfabeto, edito da Mondadori, un gruppo di contadini rimasti ancorati alla loro terra e alla loro cultura, fatta di fame e fatica, guardano il mondo e riescono a interpretare la realtà con sconvolgente lucidità. E' il racconto di un universo che sta scomparendo.

L'attenzione di Luigi Malerba per il mondo rurale si riscontra tra l'altro anche nel libro Le parole abbandonate, che sono poi quelle che appartengono al lessico contadino, cadute in disuso a seguito dell'abbandono delle campagne.

L'ultimo suo libro, Fantasmi romani, è apparso nel 2006 da Mondadori. Al suo attivo si ricordano anche alcuni libri per l'infanzia, tra cui Le galline pensierose, del 1980, e Storiette tascabili, del 1984, entrambe per Einaudi.

I funerali si svolgeranno nella Capitale venerdì alle 12, in piazza del Popolo, nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli.

(per i suoi libri: link esterno)