Cultura

DOCUMENTI INEDITI DI MORAVIA A CENTO ANNI DALLA NASCITA

Un tesoro che viene alla luce grazie al significativo lavoro di ricerca della Fondazione Dino Terra di Lucca. E proprio in dicembre, tra l'altro, si annuncia un ricco convegno di studi dedicato alla figura e alle opere di Terra

28 ottobre 2007 | T N

Un Alberto Moravia inedito quello che si svela, a cento anni dalla nascita, attraverso un carteggio venuto alla luce dagli archivi italiani: lettere autografe inedite con pareri editoriali, confidenze personali, conferme ma anche informazioni, prima d’oggi ignorate, sul suo lavoro narrativo.

La raccolta epistolare fa parte di un autentico tesoro, datato dagli anni ’30 agli anni ’60, venuto alla luce durante l’inventario del prezioso archivio cartaceo di Dino Terra (pseudonimo di Armando Simonetti 1903-1995) alla Fondazione intitolata all’autore.

La Fondazione Dino Terra è sorta infatti Lucca per studiare e diffondere le opere di questa poliedrica personalità, a volte purtroppo dimenticata, della cultura italiana del ‘900. Un patrimonio prezioso che getta una luce nuova sul dibattito letterario di quel periodo storico, e che chiarisce ulteriormente la natura e il significato della corrente letteraria dell’Immaginismo, di cui Dino Terra fu fondatore. Per non dire dei libri della biblioteca privata, documenti, cartoline, lettere autografe e perfino un disegno inedito di Renato Guttuso, che accompagna una lettera autografa dell’artista, che sono stati scoperti durante i lavori preparatori al convegno di studi dedicato alla figura e alle opere di Terra, che si terrà a Lucca nel dicembre prossimo alla presenza dei nomi internazionali più significativi dell’Italianistica, della Filosofia e della Critica e Storia dell’Arte.

Si mostra particolarmente ricca di informazioni inedite la corrispondenza che Terra scambiava con Moravia, Montale, Quasimodo, Ungaretti, Noventa, Prezzolini, Soldati, Alba De Cespedes, Natalia Ginzburg, Furst etc., solo per citare alcuni tra i letterati più importanti, senza dimenticare altri romanzieri (Loria, Levi, Delfini, Zavattin etc.i) critici letterari (Debenedetti, Cecchi, Tilgher, Binni etc.) filosofi, editori, uomini politici (es. La Pira) esuli e intellettuali di spicco dell’antifascismo come Chiaromonte.

“Ci sembra di sapere tutto del ‘900, ma lo conosciamo solo per metà: quello di Terra è un patrimonio di valore - dichiara il critico Daniela Marcheschi, con l’incarico di direttore scientifico del convegno internazionale su Terra - che ha ritrovato la luce grazie al lavoro di preparazione alle giornate di studi che la Fondazione sta organizzando. Veramente interessante il carteggio con l’amico della giovinezza Alberto Moravia, che rivela aspetti inediti dell’opera narrativa dello scrittore romano e delle sue fonti. Ma anche quello con Eugenio Montale è utile per comprendere meglio l’uomo e il poeta. Tutto questo è la riprova che l’Italianistica deve profondamente tornare alla storia se vuole riappropriarsi di se stessa, e che gli studiosi di letteratura non dovrebbero mai smettere di addentrarsi negli archivi e impolverarsi ben bene”.



Fonte: Monica Arena