Cultura
ASSEGNATO AL TURCO ORHAN PAMUK IL NOBEL PER LA LETTERATURA
Com'era nelle previsioni, vince un autore scomodo, perseguitato per aver preso posizione contro i massacri di armeni e curdi. Il suo ultimo libro pubblicato in Italia è "Istanbul"
12 ottobre 2006 | T N
Nato a Istanbul il 7 giugno 1952, Pamuk è un personaggio contro. Nel suo paese è stato perseguitato per aver preso posizione contro i massacri di armeni e curdi. Così, pur guadagnando la considerazione generale per la qualità dei suoi testi e la profondità e polifonicità dei romanzi, nella sua patria è inviso a molti. Un tale, sottoprefetto a Isparta, ha addirittura ordinato la distruzione dei suoi libri. In Italia la sua notorità non è ancora consolidata, ma è possibile recuperare buona parte dei suoi testi, per Frassinelli ed Einaudi.
E' l'identità il tema centrale della sua opera, ed è inevitabile che affiori la questione del conflitto tra i riferimenti propri dell'occidente con quelli espressi dal mondo islamico.
I suoi romanzi in molti casi non risolvono tale attrito e lasciano aperta la strada a molteplici letture. C'è grande profondità nelle sue storie e l'elemento biografico è sempre in grande evidenza. In diversi casi ricorre al romanzo storico così da poter in qualche modo denunciare le controverse dimaniche della contemporaneità .
Il romanzo d'esordio esce nel 1977 con il titolo Oscurità e luce, l'ultimo libro, dal titolo.Istanbul è stato pubblicato quest'anno da Einaudi. Ma ecco la bibliografia dei suoi testi tradotti in Italia: Roccalba, nella traduzione di Giampiero Bellingeri, per Frassinelli (1992); La casa del silenzio, nella traduzione di Francesco Bruno, per Frassinelli (1993); Il libro nero, nella traduzione di Mario Biondi sempre per Frassinelli; poi da Einaudi, con la traduzione di Marta Bertolini e Semsa Gezgin, nel 2000, La nuova vita, nel 2001 Il mio nome è rosso, nel 2004 Neve, e, nel 2006, come già riportato, Istanbul, nella traduzione di Semsa Gezgin.