Mondo Enoico
Vendemmia 2009: una crescita contenuta
Lo rivela l'indagine Ismea–Unione Italiana Vini. A controbilanciare la spinta produttiva sia l’adesione all’estirpazione, sia il ricorso sempre più diffuso al diradamento dei grappoli, finalizzato ad elevare la qualità
18 luglio 2009 | T N
La vendemmia 2009 si prospetta relativamente abbondante e, ad oggi, non inferiore a quella del 2008 che, secondo i dati diffusi dallâIstat, era stata pari a 46 milioni di ettolitri. Questo in sintesi quanto emerge da una prima ricognizione sullo stato dei vigneti, svolta da Ismea e dallâUnione Italiana Vini, nella prima decade di luglio.
La campagna che si appresta a iniziare potrebbe, quindi, conseguire volumi produttivi leggermente superiori a quelli dello scorso anno, con un incremento che secondo le prime stime Ismea e Uiv dovrebbe essere contenuto entro il 5%. Probabilmente la vendemmia si assesterà leggermente al di sotto della media di 48 milioni di ettolitri degli ultimi cinque anni. Tale valutazione resta subordinata alla conta dei danni provocati dalle abbondanti precipitazioni che hanno investito la Penisola nella prima settimana di luglio e, soprattutto, alle condizioni meteo a cui saranno sottoposti i vigneti nelle settimane a venire.
In termini di calendario vegetativo si riscontra qualche giorno di anticipo rispetto allo scorso anno grazie a riserve idriche più che sufficienti e al caldo del mese di maggio.
âQuestâanno - segnalano i presidenti di Ismea e Uiv, rispettivamente Arturo Semerari e Andrea Sartori - a contenere la crescita produttiva ha inciso anche lâadesione alle estirpazioni volontarie e con premio in applicazione della nuova Ocm. Da ricordare che i viticoltori che hanno visto accolta la propria domanda di estirpazione dovevano effettuare tale operazione entro il 31 maggio. Per la prima campagna di applicazione dellâOcm, la 2008/2009, tali domande hanno interessato circa 11.600 ettari in ambito nazionale. Inoltre - concludono - è sempre più diffuso il ricorso al diradamento dei grappoli, praticato essenzialmente per innalzare la qualità delle produzioni a discapito della quantità â.
Buone le aspettative anche sul fronte qualitativo
Nonostante, infatti, le condizioni meteorologiche siano state favorevoli allâinsorgere di alcuni patogeni come la peronospora, câè stato un elevato livello di attenzione da parte degli operatori che sono intervenuti tempestivamente con i trattamenti adeguati.
Se si scende nel dettaglio regionale si osserva una sostanziale omogeneità tra le diverse regioni. Quasi tutte, infatti, si collocano sul livello produttivo dello scorso anno o su uno leggermente superiore. Solo poche le eccezioni che potrebbero risultare con produzioni inferiori al 2008 (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Molise).
REGIONE PER REGIONE, IL DETTAGLIO DELLE PREVISIONI
Nel Nord Ovest il risultato sembra essere complessivamente positivo a partire dal Piemonte (+). Qui lâinverno tra il 2008 e il 2009 verrà ricordato come una delle stagioni più nevose e rigide degli ultimi anni, soprattutto nei territori di Langa, Roero e Monferrato, mentre le altre aree piemontesi hanno avuto precipitazioni meno intense. Tutto questo ha fatto sì che la germogliazione sia iniziata con circa dieci giorni di ritardo rispetto ai ritmi normali. A riallineare la situazione è stata però la primavera, e soprattutto il mese di maggio, uno dei più caldi della storia, che ha anticipato fioritura e allegagione. Le avversità climatiche hanno comunque creato non pochi problemi alle colline piemontesi. Le piogge di inizio primavera hanno provocato una serie di frane e smottamenti, mettendo a dura prova le aree vitate. Dal punto di vista fitosanitario i problemi maggiori si sono avuti nel mese di aprile, quando la peronospora ha creato qualche apprensione tra i viticoltori. A livello quantitativo si può ipotizzare al momento un lieve incremento rispetto allo scorso anno, determinato soprattutto dalle province di Asti ed Alessandria, mentre nel Cuneese si potrebbe verificare un contenuto passo indietro dovuto anche a grandinate superiori alle medie stagionali. Sotto controllo i patogeni: scarsa la presenza di peronospora, qualche focolaio di oidio.
In Lombardia (+) la situazione dei vigneti è estremamente favorevole in tutti i distretti produttivi. La vegetazione è sana e rigogliosa ovunque, merito di un inverno piovoso e di un mese di maggio caldo. Non si segnalano particolari problemi fitosanitari: è scarsa la presenza di oidio nel Bresciano, mentre non si registrano attacchi di peronospora e di botrite, anche se lâelevata umidità di fine giugno e inizio luglio ne sta aumentando il rischio. Da un punto di vista fenologico lâanticipo, rispetto alla media, va dai 10 giorni registrati in Franciacorta, alla settimana in Oltrepò Pavese e Valcalepio, mentre in Valtellina, dopo un ritardo dovuto al prolungarsi del freddo, lo sviluppo dei vigneti si è allineato a una stagione considerata normale. Le quantità , al momento, sembrano in lieve aumento rispetto allo scorso anno con lâeccezione dellâOltrepò pavese. Incrementi significativi si attendono, invece, in Valtellina dove, però, lo scorso anno i quantitativi erano stati particolarmente scarsi. Sul fronte qualitativo ci sono tutte le premesse per una buona vendemmia.
Per la Valle dâAosta (=) non si evidenziano particolari scostamenti rispetto a un normale calendario vegetativo. A una gemmazione ottima ha fatto seguito una fioritura mediamente buona, anche se per alcune varietà non è andata oltre il mediocre. Nessun problema, invece, si è evidenziato per lâallegagione.
In Liguria (+) lo sviluppo della vite è partito leggermente in ritardo rispetto al 2008, ma già a fine germogliamento la situazione si è allineata con l'anno precedente. Dalla fioritura si è assistito a un'accelerazione, grazie a temperature quasi sempre superiori alle medie stagionali che hanno anticipato i tempi delle successive fasi fenologiche. Buona la situazione sul fronte fitosanitario. Si è rilevata solo una forte pressione di oidio in tutta la regione, con danni rilevanti però solo in vigneti non adeguatamente protetti. Ci sono quindi le premesse per una vendemmia più generosa della precedente.
Variegata, invece, la situazione nel Nord-Est. Potrebbe risultare in lieve flessione, infatti, la produzione del Veneto (=/-). I giorni di caldo estivo di maggio hanno accelerato i tempi della vite: per questo nella zona del Soave, come in quella della Valpolicella e del Bardolino si registra un anticipo di maturazione che va dai 7 ai 10 giorni. Ovunque lo stato sanitario si presenta buono: qualche problema di oidio, molto circoscritto, si riscontra solo in quei pochi vigneti che già lo scorso anno ne erano stati colpiti, o che non hanno affrontato e risolto l'attacco con il dovuto rigore. In alcune zone la grandine ha causato problemi. Da registrare le continue piogge di luglio.
In Trentino (=/+) la vegetazione è in anticipo di 8-10 giorni e lo stato fitosanitario è ottimo. I viticoltori hanno eseguito già prima della fioritura interventi di potatura verde mirati a ridurre il carico produttivo e la copertura fogliare presente intorno ai grappoli. Lâuso di macchine sfogliatrici è ormai diffuso su tutto il territorio. In generale si potrebbe avere una lieve crescita rispetto al 2008, ad eccezione di alcune varietà come Sauvignon bianco, Traminer, Riesling renano e Pinot grigio che hanno fatto registrare un indice di fertilità inferiore rispetto al 2008. Non si registrano particolari danni da avversità climatiche e le malattie tipiche dei vigneti sono state tenute sotto controllo con trattamenti mirati e tempestivi.
Anche in Alto Adige (=/+) la vegetazione è in anticipo di circa due settimane rispetto alla norma e tutte le diverse fasi fenologiche si sono susseguite in maniera ottimale. I grappoli si presentano in abbondanza ma la pratica del diradamento, ormai consueta nella regione, limiterà la produzione a livelli solo leggermente superiori rispetto al 2008.
Il vigneto del Friuli Venezia Giulia (-), mediamente in anticipo di una settimana sulla norma, sconta problemi registrati nelle prime fasi fenologiche e questo potrebbe determinare una flessione produttiva rispetto allo scorso anno. Per alcune varietà come Cabernet sauvignon, Cabernet franc e Pinot grigio si sono osservate difformità nel germogliamento. Inoltre, a una buona fioritura ha fatto seguito unâallegagione non sempre allâaltezza delle aspettative soprattutto sulla varietà Sauvignon dove si osserva acinellatura e colatura. Inoltre, in alcune zone della provincia di Pordenone si registrano danni da grandine. Lo stato di salute dei vigneti nel complesso sembra buono. La peronospora desta preoccupazioni per le continue piogge dellâinizio dellâestate, sebbene non si siano ancora registrati attacchi rilevanti. Al contrario, si segnalano alcuni focolai di oidio e botrite.
In Emilia Romagna (+) lo sviluppo vegetativo è stato regolare e ha seguito un calendario del tutto in linea con la media stagionale. Solo la fioritura ha avuto un leggero anticipo, che è rientrato a causa dellâabbassamento delle temperature nel periodo immediatamente precedente allâallegagione. Le abbondanti disponibilità di riserve idriche del terreno e gli effetti di una razionale conduzione dei vigneti hanno determinato una carica di grappoli che lascia prevedere un aumento della produzione rispetto allo scorso anno. Da considerare, comunque, che tale effetto è in parte attenuato dalla riduzione dovuta agli espianti autorizzati sulla base dellâOcm. Il recupero produttivo è da imputare soprattutto alle province emiliane che lo scorso anno avevano subito delle perdite piuttosto consistenti.
Anche per le regioni del Centro si preannuncia una buona vendemmia, sia sul piano quantitativo che qualitativo.
Il vigneto della Toscana (=) si presenta particolarmente rigoglioso. Le riserve idriche accumulate durante lâinverno e il forte caldo della terza settimana di maggio hanno accelerato lo sviluppo vegetativo il cui anticipo può essere calcolato intorno ai 10 giorni rispetto alla media. I viticoltori sono intervenuti con operazioni di taglio dei tralci in eccesso, oltre che con le ormai consuete pratiche di diradamento dei grappoli. Tra giugno e luglio le insistenti piogge e il caldo umido hanno fatto temere per attacchi di peronospora e oidio, fronteggiati tempestivamente con i trattamenti. Tra le avversità atmosferiche si segnalano alcune grandinate nel Senese e nel Grossetano. Tutto sta procedendo, comunque, come da copione con tutte le fasi perfettamente in linea con quella che, a parte sterzate meteorologiche impreviste, promette di essere unâottima vendemmia. I quantitativi, al momento, si preannunciano complessivamente in linea con quelli del 2008.
Anche in Umbria (+) la situazione dei vigneti è buona. I mesi invernali e la prima parte della primavera particolarmente freddi hanno frenato la ripresa vegetativa, che per il secondo anno consecutivo è risultata ritardata dopo stagioni di anticipi anche clamorosi. Il caldo di maggio ha, comunque, recuperato tale ritardo riportando i tempi della vegetazione nella norma. Fioritura e allegagione sono state buone e possono far prevedere un incremento dei volumi rispetto alla scorsa vendemmia. Il maltempo primaverile e dellâinizio dellâestate non hanno fatto registrare particolari danni, ma câè molta apprensione per le continue piogge che hanno imperversato a fine giugno e inizio luglio e per le previsioni meteorologiche improntate a unâestrema variabilità . Non si registrano attacchi di patogeni di particolare virulenza, anche grazie alle operazioni di difesa praticate con regolarità .
Nel Lazio (+) il ciclo vegetativo della vite è partito puntualmente. In seguito, durante un maggio molto caldo e asciutto, vi è stata un'accelerazione che ha comportato un anticipo di una settimana circa, completamente riassorbito nel mese di giugno, più fresco e piovoso del solito. La gemmazione è stata ottima, così come la fioritura e l'allegagione. Non si sono avuti importanti problemi di peronospora e i trattamenti in vigna sono stati nella media. La vegetazione è rigogliosa e câè abbondanza di grappoli, tanto che i produttori hanno effettuato le operazioni di diradamento. In generale ci si aspetta una produzione di buon livello qualitativo. Anche i volumi si preannunciano superiori allo scorso anno, ma - anche qui - bisognerà fare i conti con gli espianti.
Nelle Marche (-/=) il germogliamento e la fioritura possono considerarsi buoni, mentre in alcune aree viticole esposte ai venti del nord lâallegagione ha subito lâeffetto dei repentini abbassamenti di temperatura, con conseguenti fenomeni di acinellatura. Le abbondanti precipitazioni verificatesi tra giugno e inizio luglio, unitamente a temperature al di sopra della media stagionale, hanno favorito la diffusione di focolai di peronospora e oidio, immediatamente controllati.
In Abruzzo (=/+) germogliamento, fioritura e allegagione hanno registrato un anticipo di 7-10 giorni rispetto al 2008, dovuto alle temperature superiori alla media stagionale e alle abbondanti piogge che hanno creato sufficienti riserve idriche nei terreni. Le precipitazioni, però, e le drastiche escursioni termiche hanno favorito la ripresa di attacchi di peronospora in zone molto produttive, soprattutto nei vigneti nei quali sono stati fatti i trattamenti senza applicare le tecniche di lotta guidata. Attualmente la produzione si stima in lieve crescita rispetto allo scorso anno e, comunque, sui livelli medi degli ultimi cinque anni. Anche in questa regione va considerato lâabbandono dei vigneti per lâadesione alle estirpazioni.
Si attende in crescita anche la produzione del Sud Italia a partire da quella della Campania (+). Il vigneto campano presenta uno sviluppo in anticipo di 10 giorni rispetto alla media stagionale, con le diverse fasi che si considerano tra il buono e lâottimo. Le malattie sono risultate contenute, ma con le persistenti piogge di fine giugno e inizio luglio si sono create le condizioni favorevoli allo sviluppo delle malattie tipiche quali le peronospora. Tra le avversità climatiche si segnala anche la grandine che, come di consueto, ha provocato danni estremamente localizzati.
In Puglia (=/+) il vigneto si presenta in condizioni molto diversificate soprattutto se si esaminano il Nord e il Sud della regione. Nelle province di Bari e Foggia la vegetazione è in anticipo di 10 giorni rispetto alla media stagionale. Germogliazione e fioritura sono state ottime, mentre lâallegagione è stata lievemente inferiore alle aspettative. A fine giugno le grandinate hanno provocato alcuni danni. Lâincremento produttivo previsto per la parte settentrionale, però, potrebbe essere attenuato dal Salento, dove le diverse fasi fenologiche non hanno soddisfatto appieno e, inoltre, il maltempo di giugno e inizio luglio ha favorito attacchi di peronospora e oidio, comunque ben controllati. Anche in questa regione andrà valutato lâimpatto negativo sulla produzione dovuto alle estirpazioni.
Di contro, in Molise (-) a una buona fioritura ha fatto seguito una cattiva allegagione segnata dalle persistenti precipitazioni e ritardata rispetto a un calendario medio. Inoltre, il ristagno delle acque piovane nei vigneti ha favorito lâinsorgere della peronospora, i cui attacchi sono risultati superiori alla norma. Si segnalano anche episodi di oidio. La somma di tutti questi problemi fa sì che le attese produttive si orientino verso una flessione produttiva rispetto al 2008, sebbene i prossimi mesi restino decisivi per lo sviluppo dei grappoli e la loro resa in vino.
In Calabria (=) lo stato vegetativo è stato condizionato da una situazione meteorologica anomala che ha causato un ritardo nello sviluppo delle piante e quindi fioritura e allegagione non uniformi nella regione sebbene, nel complesso, possano essere considerate buone. Si sono, inoltre, avute manifestazioni temporalesche accompagnate da grandine in periodi insoliti per la regione. Limitati e, comunque, ben controllati gli attacchi di agenti patogeni. In termini quantitativi la produzione 2009 potrebbe allinearsi ai livelli dello scorso anno.
Anche per la Basilicata la vendemmia di questâanno non dovrebbe discostarsi da quella passata. Danni rilevanti si contano nella zona del Vulture per le abbondanti grandinate di luglio.
Passando, infine, alle Isole, condizioni dei vigneti ottimali in Sicilia (=/+) dove lo sviluppo vegetativo è risultato pressoché normale. Sia la stagione invernale che quella primaverile sono state sufficientemente piovose, mentre le temperature si sono mantenute fresche fino agli inizi di luglio. Pertanto le condizioni climatiche non hanno causato problemi. Sul fronte fitosanitario, si segnala solo allâinizio della fioritura, nei primi giorni di maggio, qualche leggero attacco di peronospora, subito contrastato con gli opportuni trattamenti. Le previsioni sono di una produzione che potrebbe essere in linea o di poco superiore rispetto a quella dello scorso anno. Un elemento da non sottovalutare, in questa prima stima sulla produzione, è lâincidenza dei numerosi casi di abbandono dei vigneti, sia con contributo che libero.
Per la Sardegna
Fonte: Laura Longoni