Mondo Enoico
LA GESTIONE DELLA CHIOMA DEL VIGNETO. LE OPERAZIONI MANUALI O MECCANICHE SONO CONTRASTANTI O COMPLEMENTARI?
La viticoltura mondiale si interroga sull'adattamento ai cambiamenti climatici. I migliori risultati sono ottenuti tramite operazioni soprattutto manuali o con la meccanizzazione su chiome più ridotte
17 novembre 2007 | T N
Moderato dall'agronomo Daniele Vannucci, lo scorso 14 novembre si è svolto presso il Centro Congressi di Fiera Milano a Rho un importante convegno sulla gestione della chioma del vigneto, nell'ambito della ventiduesima edizione del Simei e della sesta di Enovitis. Il tema ha riscosso un grande interesse da parte del pubblico, giunto numeroso all'appuntamento.
Qual è lâassioma fondamentale emerso durante il Convegno? Molto semplice: in questo ciclo di annate così particolari dal punto di vista climatico, bisogna ripensare attentamente alla gestione del vigneto e nel dettaglio influirà sempre maggiormente la gestione della chioma.
Mario Fregoni, direttore Istituto di Frutti-Viticoltura, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, è intervenuto sulle âRisposte adattative della chioma della vite agli stress provocati dai cambiamenti climaticiâ.
La viticoltura a livello mondiale si interroga sulle possibilità di adattamento ai cambiamenti climatici. âLâaumento della temperatura è inequivocabile â ha spiegato Fregoni â e ha portato in questi ultimi anni le viti a situazioni preoccupanti di stress idrico, di aumento delle sintesi degli zuccheri, degli antociani e dei tannini, con ripercussioni sui colori e gli aromi dei vini. Dobbiamo ripensare la gestione del vigneto.
Lâ adattamento della viticoltura ai cambiamenti climatici può inevitabilmente portare verso nuove condizioni da esaminare prima del reimpianto di un vigneto: spostamenti degli impianti viticoli in latitudine e altitudine; la sostituzione delle varietà : rosse in luogo delle bianche, ecc.; potature invernali lunghe e in due tempi; irrigazione climatizzante sopra-chioma (Sprinkler Irrigatio) e interventi fogliari minerali antistress.
Non pensiamo infatti di affrontare gli stress con lâirrigazione â ha concluso Fregoni - la vite non ha mai avuto bisogno di troppo acqua perchè se irrigata troppo si abitua rapidamente peggiorando il livello qualitativo delle uveâ.
Esperienze interessanti di come questi cambiamenti climatici vengono affrontati dallâaltra parte del mondo, sono state relazionate da Jim Wolpert, Department of Viticulture and Enology, University of California, Davis, (USA), che ha parlato della âPotatura verde meccanica in Californiaâ e Danny Schuster, produttore di vino ed esperto viticolo (Nuova Zelanda), che con Andrea Paoletti, agronomo ed esperto viticolo, hanno parlato di âInterventi manuali al verde della chioma della vite in Nuova Zelanda e in Italia: tecnica e praticaâ. In California, ha spiegato Jim Wolpert, da alcuni anni, dopo prove negative di defogliazione eccessiva sono stati rinnovati gli impianti cambiando le esposizioni alla luce e al sole e anche i portinnesti, ma soprattutto provando ad ottimizzare la gestione della chioma. I migliori risultati fino ad oggi raggiunti sono stati quelli ottenuti tramite operazioni soprattutto manuali, grazie ad una situazione di manodopera abbondante, che non esclude però che la defogliazione meccanica possa diventare la sfida del futuro.
Anche Danny Schuster ha sottolineato i grandi cambiamenti avvenuti sia nella viticoltura californiana che in quella neozelandese, dove attraverso la gestione del verde ottenuta con mezzi meccanici, si possono ottimizzare oggi i grandi cambiamenti avvenuti nella coltivazione del vigneto in questi ultimi anni. Meno irrigazione, passaggio dai fertilizzanti chimici ai concimi naturali, cicli vegetativi più brevi. Oggi si ottengono migliori risultati e gestibili con la meccanizzazione con piante con chiome più ridotte, con fogliame più aperto e ad irradiamento disperso, piuttosto che concentrato.
Giancarlo Spezia, docente di meccanizzazione viticola, Istituto di Frutti-Viticoltura, Università Cattolica del Sacro Cuore, ha relazionato circa la âPotatura verde meccanica in Italiaâ, che si identifica essenzialmente nelle operazioni di cimatura e sfogliatura. Questâ ultima in Italia si sta diffondendo solo negli ultimi anni e va considerata da un punto di vista operativo ancora in fase embrionale.
âLa cimatura meccanica in Italia â ha detto Spezia - si è fortemente sviluppata a partire dagli anni 80. Non esistono dati ufficiali sul numero di attrezzature operanti sul nostro territorio ma si suppone che dovrebbero essere operative tra 5.000 e 7.000 macchine. Questo numero in relazione alla superficie vitata non è elevato, ma ciò è dovuto alla forte polverizzazione della proprietà fondiaria con superfici aziendali medie di circa 1 ettaro. Occorre a tal proposito considerare che per le macchine più semplici il punto di pareggio economico rispetto alla operazione eseguita manualmente si raggiunge con superfici di poco inferiori a 4 ha.
Uno sguardo al futuro: da un lato sarebbe sempre più auspicabile che il diffondersi a costi sempre più bassi di tecnologie elettroniche ed informatiche possa aprire la strada ad un controllo automatico della posizione degli utensili di taglio rispetto alla vegetazione, in modo da poter meglio regolare le dimensioni della chioma.
Un altro grande filone di sviluppo per il futuro sarà quello del diffondersi delle tecnologie a rateo variabile legate alla viticoltura di precisione.
Nei prossimi anni saranno sempre più disponibili a costi accessibili mappe georeferenziate del vigore vegetativo presente nelle varie zone del medesimo vigneto.â
Infine Fernando MartÃnez De Toda Fernández, Departamento Agricoltura y Y Alimentaciòn, Logroño La Rioja (Spagna) ha illustrato unâesperienza interessante, la prima in Spagna e forse, in Europa - sul âDiradamento meccanico del grappolo di viteâ che si inserisce nelle sperimentazioni di sviluppo di tecnologie alternative al diradamento manuale per ridurre la produzione del vigneto.
Mentre il diradamento manuale ha costi elevati in ore di lavorazione del vigneto, circa 500 euro/ora, il diradamento meccanico, tramite uno scuotimento del tronco della vite, riduce il vigore della pianta con un abbattimento dei costi a circa 120 euro/ora. Stesso obiettivo è raggiunto con la defogliazione precoce, sfogliando le viti si avranno meno fiori e quindi meno grappoli.