Mondo Enoico

BASTANO POCHI GRADI IN PIU’ E TUTTO CAMBIA. MUTERA’ ANCHE LA GEOGRAFIA VITIVINICOLA MONDIALE?

Belgio, Danimarca e persino Svezia iniziano a investire in viticoltura, la Spagna pensa di impiantare sui Pirenei. In California si stanno selezionando varietà in grado di reggere al calore e alla siccità. L'effetto serra va affrontato aggressivamente perché il vino di qualità è ancora più sensibile del grano ai cambiamenti climatici

27 gennaio 2007 | T N

Secondo gli esperti di clima i gas inquinanti che riscaldano inesorabilmente il clima del pianeta stanno sospingendo le regioni vinicole verso i poli, le zone costiere e verso maggiori altitudini.
E' lo stesso fenomeno che di qui alla metà del secolo sposterà dal Midwest statunitense al Canada le grandi pianure coltivate a grano del Nordamerica.
Secondo gli esperti di clima il vino di qualità è ancora più sensibile del grano agli effetti dei gas serra.

"I vini tedeschi asciutti che vengono prodotti oggi sono veramente deliziosi. Ci hanno guadagnato anche i vini inglesi e quelli canadesi", ha osservato Jancis Robinson, un enologo britannico.

econdo Gregory Jones, climatologo della Southern Oregon University cresciuto in un'azienda vinicola, "col vino si assaggia letteralmente l'effetto serra". A suo giudizio il Bordeaux di oggi è meglio delle annate del passato "perché ora riescono a portare meglio l'uva a maturazione".
E’ possibile che tra non molto alcune aree del mondo che producono vini pregiati finiscano in aree climatiche non più adatte alla produzione.

I ricercatori di Davis dell'Università di California stanno intanto lavorando per mettere a punto varietà in grado di resistere a una maggiore esposizione al calore e alla siccità. E in Spagna si sta studiando l'impianto di vigneti sulle pendici dei Pirenei mentre Belgio, Danimarca e perfino la Svezia hanno fiutato l'affare e stanno investendo nella viticoltura.

Il tema ha creato imbarazzo in casa Bush, suo cognato Robert Koch che è il presidente del Wine Institute, la maggiore lobby americana dell'industria enologica, ha detto al Los Angeles Times che il suo istituto ha aperto un dibattito al riguardo “l'effetto serra va affrontato aggressivamente e i produttori californiani riconoscono che bisogna essere all'avanguardia”.

Fonte: LAT