Mondo Enoico

Quanta anidride carbonica viene emessa per produrre una bottiglia di Vernaccia di San Gimignano?

Il Consorzio della Denominazione San Gimignano ha recentemente promosso un progetto per misurare le emissioni di gas serra in atmosfera generate nei vari processi del ciclo di vita di una bottiglia di Vernaccia

09 ottobre 2014 | C. S.

Nel 1966, la Vernaccia di San Gimignano è stata il primo vino italiano ad ottenere la denominazione d’origine DOC. Oggi, a cinquantanni dalla DOC, il Consorzio della Denominazione San Gimignano guarda al futuro con un progetto di sostenibilità ambientale per la valorizzazione della produzione di Vernaccia di San Gimignano, rendendosi protagonista di un percorso di rinnovamento verso uno sviluppo più rispettoso del territorio e dell’ambiente.

Nel caso di una bottiglia di Vernaccia intendiamo per ciclo di vita l’intera filiera produttiva, dalla coltivazione della vigna, alla vinificazione in cantina, fino all’imbottigliamento, secondo l’approccio “from cradle to gate”. La Carbon Footprint è l’indicatore scelto per determinare i potenziali impatti del ciclo di vita e individuare politiche di mitigazione-compensazione di tali impatti.

Analisi Ciclo di Vita

Fase 1 Viticoltura
Comprende tutte le attività agricole di coltura, manutenzione del vigneto e raccolta dell’uva, condotte secondo disciplinare esclusivamente nel territorio comunale in vigneti composti per almeno l’85% dal vitigno Vernaccia e la restante parte da altri vitigni a bacca bianca non aromatici. La produttività massima è di 90q/ha. In questa fase è stato contabilizzato, insieme alle attività agricole, anche il trasporto delle uve in cantina. Non è prevista l’irrigazione se non quella di soccorso.

Fase 2 Vinificazione
In questa fase si considera l’intero processo di trasformazione dell’uva in vino che avviene in cantina. La vinificazione in “bianco” è caratterizzata da una pressatura soffice delle uve, la chiarificazione con bentonite, raffreddamento del mosto fiore e fermentazione a temperatura controllata. La maturazione e affinamento avvengono in serbatoi termo condizionati di acciaio inox. Per disciplinare, le operazioni di vinificazione devono essere effettuate nell’ambito del territorio di San Gimignano. Per disciplinare, la resa massima dell’uva in vino non deve essere superiore al 70%.

Fase 3 Imbottigliamento
È la fase di confezionamento della bottiglia di vino che avviene su linee automatizzate e nella seguente sequenza:
- risciacquo bottiglie con acqua e asciugatura mediante soffiatura;
- riempimento bottiglie;
- tappatura bottiglie;
- incapsulatura bottiglie;
- etichettatura bottiglie;
- posizionamento delle bottiglie in cartoni (di solito fatto a mano).

Il valore medio di una bottiglia di Vernaccia di San Gimignano è di 0,90 Kg di Co2 equivalente.

L’analisi del ciclo di vita ha mostrato in dettaglio gli effetti delle varie fasi produttive e quindi ha permesso di individuare con certezza una serie di possibili soluzioni per ridurre ulteriormente gli impatti delle produzioni. La strada intrapresa dal Consorzio va in una chiara direzione. Questo progetto è l’inizio di un percorso che conduce verso una produzione a emissioni zero.

Applicando una serie di pratiche virtuose è possibile ottenere un risparmio del 33% delle emissioni, pari a 0,30 kg di CO2 eq.

Il vetro è la voce più impattante nel calcolo della Carbon Footprint. Con una bottiglia più leggera è possibile risparmiare fino al 5% delle emissioni, a cui si può aggiungere un altro 4% se il cartone per l’imballaggio è anch’esso più leggero.

L’uso di fonti rinnovabili per il fabbisogno energetico della cantina contribuisce in modo determinante alla riduzione delle emissioni nella fase di produzione e imbottigliamento del vino.

Le buone pratiche di campo che vanno verso la riduzione di fertilizzanti e trattamenti chimici, come l’utilizzo del compost derivante dagli scarti delle prime lavorazioni di cantina (raspi, vinacce) e il recupero dell’eccedenza dei trattamenti, può determinare una riduzione delle emissioni.