Mondo Enoico

PRODUZIONE ABBONDANTE E DI BUONA QUALITÀ NELL’EMISFERO SUD. SEBBENE NON VENGANO PREVISTI SIGNIFICATIVI INCREMENTI PER QUESTA CAMPAGNA, IL RITMO DI CRESCITA DI ALCUNI PAESI È IMPRESSIONANTE

Le previsioni dell’OIV indicano in circa quarantacinque milioni di ettolitri la produzione di vino dei Paesi dell’Emisfero Sud. Non vi sarebbero quindi sostanziali mutamenti rispetto alla precedente annata. Vi sono comunque molti segni che le vendemmie dei prossimi anni saranno ben più ricche, con esportazioni che crescono esponenzialmente

25 giugno 2005 | R. T.

Preoccupazione per la viticoltura mondiale.
Secondo i dati e le proiezioni dell’autorevole Organistation Internationale de la Vigne et du Vin nel volgere di pochi anni, comunque entro il 2008, la produzione mondiale di vino sarà superiore ai consumi. In particolare le stime, basate sugli andamenti degli ultimi trent’anni, indicano che verranno prodotti circa 290 milioni di ettolitri di vino contro un consumo che si aggirerà sui 235-245 milioni di ettolitri. Il settore vitivinicolo mondiale risulta quindi, secondo le previsioni dell’OIV, eccedentario.
Aumenterà la concorrenza e gli europei dovranno in particolare affrontare agguerriti Paesi neoproduttori che continuano ad investire sulla vite e sul vino. La superficie vitata in Nazioni come Cile, Sud Africa, Brasile è in continua espansione, arrivando a triplicare, in poco meno di un decennio, in Australia e Nuova Zelanda.



Anche la produzione di vino è in continuo aumento, in particolare in quei Paesi che più hanno investito nel corso dell’ultimo decennio.



A fronte di questo considerevole aumento della produzione, nei Paesi dell’Emisfero Sud non si assistito a un proporzionale aumento del consumo di vino, che è rimasto pressochè stabile nel corso degli ultimi dieci anni, durante i quali, anzi abbiamo assistito al tracollo di quelli interni argentini passati dai 18 milioni di ettolitri del 1990 agli attuali 11 milioni circa.

L’Italia non resta a guardare
Infatti le stime sui vigneti presenti in Italia, basate sulle percentuali annue di rinnovo degli impianti, mostrano a partire dal 2000 una leggerissima tendenza all’aumento delle superfici nazionali. È quanto emerge da uno studio all’Istituto sperimentale per la viticoltura di Conegliano, commissionato dal ministero delle Politiche agricole e forestali.
Fissata la percentuale di rinnovo fisiologico, ovvero quella in grado di assicurare il mantenimento delle superfici, tra il 3,3 e il 3,5 per cento all’anno, dall’analisi si evince, fino al 1999, una tendenza alla riduzione dei vigneti, confermata da percentuali di rinnovo annue costantemente inferiori al dato fisiologico di riferimento. A partire dal 2000 lo stesso indicatore ha invece superato la soglia di pareggio, raggiungendo valori del 3,75% nel 2000 e del 3,62% nel 2001.
A livello territoriale incrementi dei vigneti, intesi come superamento del tasso di rinnovo fisiologico, si riscontrano, nel periodo 1997-2001, solo nel Triveneto e in Abruzzo. Toscana, Campania, Molise e Sicilia avrebbero invece mantenuto invariate le rispettive superfici, mentre risulterebbero in calo nelle restanti regioni.