Mondo Enoico

Alla vigilia della vendemmia arrivano le nuove risoluzioni dell'OIV

Le decisioni dell'organismo internazionale hanno riguardato le prassi viticole, quelle enologiche e i metodi d'analisi. Importanti novità anche sul fronte commerciale

28 luglio 2012 | Graziano Alderighi

L'Assemblea Generale dell'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV), tenutasi il 22 giugno 2012 a Smirne (Turchia), ha adottato ben 38 risoluzioni, alcuni delle quali decisamente importanti alla vigilia della vendemmia.

Varie risoluzioni riguardanti le nuove pratiche enologiche andranno a integrare il Codice Internazionale delle pratiche enologiche dell'OIV, in particolare:

- Le pratiche enologiche relative alla dealcolizzazione dei vini. L'OIV ha adottato due risoluzioni: la prima riguardante la correzione del tenore alcolico nei vini (Risoluzione OIV-Oeno 394B-2012) che autorizza, per il miglioramento dell'equilibrio gustativo, una riduzione del tenore alcolico nel vino non superiore al 20%. I prodotti derivati da tale pratica devono essere conformi alla definizione di "vino" e, in particolare, rispettare i limiti del titolo alcolometrico volumico; la seconda risoluzione riguardante la dealcolizzazione dei vini (Risoluzione OIV-OENO 394A-2012) che consente una dealcolizzazione dei vini, senza alcun limite, con l'obiettivo di sviluppare prodotti vitivinicoli con un contenuto alcolico ridotto o basso. I prodotti derivati da questa pratica non riguardano i vini, ai sensi della definizione di "vino" dell'OIV.

- Una serie di pratiche enologiche specifiche per i vini aromatizzati, per le bevande a base di prodotti vitivinicoli e per le bevande a base di vino (Risoluzione OIV-OENO 439-2012) che rispondono a esigenze nuove, come il rispetto dell'ambiente, la tutela dei consumatori, gli aspetti sanitari connessi con l’uso di additivi e ingredienti allergenici, ma anche il cambiamento dei gusti dei consumatori al fine di creare nuove opportunità per queste categorie di vini.

- L’acidificazione mediante trattamento con scambiatori cationici. L'OIV ammette ormai il trattamento con scambiatori cationici per l'acidificazione dei mosti (Risoluzione OIV-OENO 442-2012) e per l'acidificazione dei vini (Risoluzione OIV-OENO 443-2012). Questa pratica è anche accompagnata da diverse prescrizioni specifiche.

- La disacidificazione mediante trattamento elettromembranario (elettrodialisi con membrane bipolari) dei mosti (Risoluzione OIV-OENO 483-2012) o dei vini (Risoluzione OIV-OENO 484-2012). Queste pratiche sono definite come metodi fisici di estrazione ionica del mosto o del vino sotto l'azione di un campo elettrico mediante membrane permeabili ai anioni da un lato e membrane bipolari dall’altro, che consentono di gestire la diminuzione dell'acidità di titolazione e dell'acidità reale (aumento del pH) del vino.

- Una scheda generale riguardante la riduzione del tenore di zucchero dei mosti, in cui sono descritti gli obiettivi e le prescrizioni volte a raggiungere gli obiettivi menzionati (Risoluzione OIV-OENO 450A-2012). Parallelamente, è stata adottata un'applicazione specifica per la riduzione del tenore di zucchero dei mosti mediante accoppiamento tra membrane (Risoluzione OIV-OENO 450B-2012). Tale pratica consiste nella separazione dello zucchero dal mosto, mediante accoppiamento tra membrane che combina la microfiltrazione o l'ultrafiltrazione alla nanofiltrazione o all'osmosi inversa. Questa pratica è anche accompagnata da diversi requisiti specifici.

Novità anche in tema di diritto e commerciale:

- Gli Stati membri dell'OIV hanno adottato due nuove definizioni per i prodotti con gradazione alcolica ridotta o bassa. Si tratta di una parte della definizione relativa alle bevande ottenute

dalla dealcolizzazione parziale dei vini, per le quali il titolo alcolometrico volumico è fissato tra il titolo alcolometrico volumico minimo dei vini e 0,5% vol. (Risoluzione OIV-ECO 433-2012) e della definizione relativa alle bevande ottenute dalla dealcolizzazione dei vini per le quali il titolo alcolometrico volumico deve essere inferiore a 0,5% vol. (Risoluzione OIV-ECO 432-2012).

- Viene anche definito l'"aceto di vino" e la definizione integrata all'interno del Capitolo 6 "Prodotti derivati dall'uva, dal mosto o dal vino" della Parte I del Codice Internazionale delle Pratiche Enologiche (Risoluzione OIV-ECO 401-2012).

- Si è anche adottato un aggiornamento importante della Norma Internazionale dell'OIV per l'etichettatura delle bevande spiritose di origine vitivinicola (Risoluzione OIV-ECO 402-2012). Si tratta del primo aggiornamento dal 2003. Tale risoluzione rappresenta una fase importante nell'armonizzazione delle regole di etichettatura delle bevande spiritose di origine vitivinicola. La Norma costituisce una raccomandazione dell'OIV agli Stati membri e mira a facilitare il commercio internazionale, garantendo ai consumatori un'informazione corretta e tenendo conto dell'evoluzione delle normative internazionali in seguito agli accordi dell'OMC e soprattutto degli ADPIC (TRIPs).

- Infine, l'Assemblea Generale ha adottato i principi generali della vitivinicoltura biologica (Risoluzione OIV-ECO 460-2012) che fungeranno da base per la definizione delle linee guida per la produzione vitivinicola biologica. La risoluzione contiene sei principi, tra cui il divieto di utilizzare OGM e gli input agricoli ottenuti da OGM.

In tema viticolo dopo aver adottato, nel 2010, la definizione di "terroir" in vitivinicoltura, l'OIV ha fatto un ulteriore passo avanti adottando una metodologia di zonazione vitivinicola, a livello del suolo e a livello climatico (Risoluzione OIV-VITI 423-2012). La metodologia prevede delle semplici fasi necessarie per ottenere dei buoni risultati. Una volta portate a termine tali fasi, viene proposta una serie di metodi di validazione della zonazione. Tutto si basa su ampio elenco di indici bioclimatici e riferimenti bibliografici.

Il sistema HACCP si applica maggiormente ai prodotti agroalimentari trasformati (vino, latte, ecc.). Per la prima volta, l'OIV decide di adottare una risoluzione che adatti questo sistema alle uve con diverse destinazioni d’uso. L'applicazione di tale sistema alle uve da vino è fornita a titolo esemplificativo, in allegato, lasciando ai lavori futuri l'applicazione di tale sistema alle uve da tavola e all'uva passa (Risoluzione OIV-VITI 469-2012).

 

Sono stati inoltre adottati nuovi metodi d'analisi, o delle modifiche ai metodi, che saranno pubblicati all'interno della Raccolta dei Metodi Internazionali d'Analisi dei Vini e dei Mosti.