Mondo Enoico

Nuovi adempimenti burocratici e amministrativi complicano l'attività delle imprese viticole

Obbligatorio inviare, in formato telematico, le operazioni effettuate verso e da i cosiddetti paesi in blacklist. Introdotto anche il nuovo Documento di Accompagnamento del prodotti soggetti ad Accisa, anch'esso on line

05 febbraio 2011 | Graziano Alderighi

Una serie di normative recenti stanno rendendo sempre più complicata la vita amministrativa delle cantine.
Tanti adempimenti implicano molte comunicazioni obbligatorie, da effettuarsi tramite invio telematico.
Si è cominciato con le assunzioni e i licenziamenti dei dipendenti stagionali, e si è continuato con i riepiloghi delle transazioni soggette ad accise, fino alla dichiarazione, nei riepiloghi Intrastat, delle fatture emesse e ricevute relativamente a servizi.

Ultimamente, altri due adempimenti:
- l’invio delle operazioni effettuate verso e da i cosiddetti paesi in blacklist;
- il DAA telematico.

Il primo obbligo nasce come conseguenza dell’introduzione dell’art. 1 del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40 – convertito dalla legge 22 maggio 2010, n. 73. Questo prevede, per i soggetti passivi IVA, l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e ricevute, registrate o soggette a registrazione, nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi a fiscalità privilegiata di cui al D.M. 4 maggio 1999 e al D.M. 21 novembre 2001 (Paesi c.d. black list).

Il secondo obbligo nasce invece da un ambito europeo, e completa il percorso iniziato con l’invio telematico dei riepiloghi delle accise, con il progetto E.M.C.S. (Excise Movement and Control System) nato per combattere le continue frodi sulle accise, a danno degli stati comunitari, che sono state scoperte negli ultimi anni. Il DAA (Documento di Accompagnamento del prodotti soggetti ad Accisa) cartaceo è stato completamente sostituito dalla versione telematica e ciò ha permesso lo snellimento dell’iter. Oggi, quindi, tutto il flusso da e verso il cliente / fornitore europeo viene gestito elettronicamente.

Per le imprese viticole è dunque fatto obbligo di disporre di sistemi adeguati di controllo (formale e non) dei dati inviati, tenere conto dei continui aggiornamenti a cui sono soggette queste procedure, nel caso delle black list, è necessario fare convergere i dati da più fonti, perché anche le fatture relative a servizi, come ad esempio le provvigioni degli agenti, vanno inserite nell’invio telematico.