Legislazione
E’ svolta sull’ortofrutta a potenziale beneficio dei consumatori
Nuove regole, in vigore da luglio prossimo, ma già operanti in diversi Paesi. Potrà essere messa in vendita frutta e verdura anche se imperfetta
15 novembre 2008 | T N
A spingere verso una decisa deregulation della lunghezza e forma di frutta e verdura è stato il blocco dei Paesi nordici, soprattutto i britannici. Nei giorni scorsi il grande gruppo di distribuzione Sainsbury's ha lanciato una battaglia con lo slogan "salviamo la nostra brutta frutta e verdura", sostenendo che il risparmio per i consumatori, comprando frutta e verdura gobba, curva e nodosa, potrebbe arrivare al 40%.
In effetti già da anni in altri Paesi, tra le quali la Spagna le migliori produzioni, per calibro, forma e dimensione venivano esportate mentre quelle imperfette venivano consumate sul mercato locale.
LâItalia si è opposta fino allâultimo minuto contro lâentrata in vigore del regolamento in quanto, a detta del Ministro Zaia si pone "un problema di tutela e di sicurezza alimentare, ma anche di rispetto del lavoro fatto da molti fino a oggi per seguire i disciplinari di produzione".
NovitÃ
Le regole Ue su dimensione, peso e qualità rimarranno per altri dieci prodotti, dalle fragole ai peperoni alle mele, ma i negozianti potranno comunque mettere in vendita la frutta e verdura anche se imperfetta secondo gli standard europei, a patto che venga segnalata con una dicitura specifica.
Le nuove regole entreranno in vigore a luglio del prossimo anno.
Fra i 26 prodotti ci sono albicocche, carciofi, asparagi, melanzane, meloni, cavoli, aglio, cipolle, spinaci e prugne.
"Ecco un esempio concreto del nostro sforzo per eliminare inutili lungaggini burocratiche - ha spiegato soddisfatta il commissario Ue all'agricoltura Mariann Fischer Boel - Non ha alcun senso buttare via prodotti perfettamente buoni, solo perché non hanno la forma giusta".
L'entusiasmo non è condiviso dalle organizzazioni di produttori italiani, i quali temono che la revoca di standard europei implichi un generale abbassamento della qualità dei prodotti.