Legislazione
PIU’ RISPETTO PER GLI ANIMALI. IL LORO BENESSERE VA TUTELATO
Si tratta di “esseri sensibili” e come tali dovranno essere degni delle migliori attenzioni, anche se destinati alla macellazione. E' quanto emerge da una iniziativa sulla protezione e il benessere degli animali, adottata dal Parlamento europeo. D’ora in avanti occorre tener conto delle incidenze etiche, sociali ed economiche
11 novembre 2006 | T N
Ogni attività inerente alla protezione ed al benessere degli animali deve muovere dal principio che gli animali «sono esseri sensibili» e che occorre tener conto delle loro specifiche esigenze e del fatto che la protezione degli animali «è una manifestazione dell'umanità del XXI secolo e una sfida per la civiltà e la cultura europee». con 565 voti favorevoli, 29 contrari e 15 astensioni.
I deputati ricordano anche che, negli ultimi anni, l'Europa ha emanato tutta una serie di normative «conseguendo uno dei massimi livelli di protezione al mondo» e plaudono al programma d'azione comunitario per la protezione degli animali 2006-2010. Questo, infatti, per la prima volta, recepisce il protocollo sulla protezione degli animali del trattato di Amsterdam «in un concetto globale integrato per l'ulteriore sviluppo della protezione degli animali in Europa». D'altra parte, invitano la Commissione e gli Stati membri a vigilare su un'applicazione uniforme di tutte le disposizioni, compresi i relativi controlli nell'Unione europea, e a intervenire in maniera coerente, in caso di riscontrate trasgressioni, al fine di preservare la fiducia dei cittadini e garantire un'equa concorrenza nell'Unione europea.
La Commissione, inoltre, è invitata a recepire sistematicamente le analisi di impatto rilevanti di tutte le misure di protezione degli animali, tenendo conto delle incidenze etiche, sociali ed economiche e facendo tesoro dei nuovi progressi della scienza, delle esperienze pratiche e degli sviluppi a livello internazionale. Occorre poi sviluppare indicatori integrati e uniformi per la protezione degli animali, che siano basati su dati scientifici solidi, obiettivi, misurabili e ripetibili, permettendo così di promuovere la trasparenza degli standard in materia di protezione degli animali. Questi indicatori, inoltre, dovrebbero agevolare i controlli e ridurre gli oneri burocratici, portando a risultati scientifici paragonabili in tutti gli Stati membri.
Il Parlamento sottolinea poi che, per migliorare o rielaborare le norme minime sulla protezione e il benessere degli animali, è necessario trovare un accordo su un elenco di priorità che indichi con chiarezza le specie animali e i settori in cui esistono problemi. Al riguardo, ritiene che, per i prossimi anni, questo elenco di priorità dovrebbe includere le seguenti specie animali: vacche da latte, bovini adulti, animali da acquacoltura, maiali da ingrasso e tacchini.
Maggiore benessere per tutti gli animali, ma via libera alle corride
Sottolineando che una maggiore protezione degli animali costituisce «un obbligo costante» della Comunità , il Parlamento ritiene che la politica europea in materia di benessere degli animali non debba limitarsi alla tutela ed al benessere degli animali di laboratorio o ad uso agricolo, bensì estendersi anche agli animali domestici, agli animali da zoo e da circo e agli animali selvatici. Accoglie quindi con favore il proposto divieto di importazione, esportazione, commercio e lavorazione di pelli di cani e gatti e chiede alla Commissione di proporre il divieto totale di importare da paesi terzi prodotti derivati da foche e ottenuti con metodi crudeli - quali le pellicce ottenute da animali scuoiati vivi, pellicce provenienti da allevamenti senza controllo veterinario e prodotti farmaceutici basati su specie in via di estinzione - e ogniqualvolta norme di produzione carenti costituiscano una minaccia per l'ambiente e la biodiversità .
Inoltre, la Commissione è invitata a presentare proposte volte a rendere permanente il divieto temporaneo di importazione nel territorio dell'UE di uccelli selvatici in cattività . I deputati, poi, invitano l'UE a porre fine ai combattimenti di cani e galli, mediante misure legislative da adottare a livello nazionale o comunitario, e garantendo che le persone coinvolte in tali combattimenti non ricevano alcuna sovvenzione statale in relazione alle loro attività . Con 178 voti favorevoli, 412 contrari e 15 astensioni, il Parlamento ha soppresso l'invito a porre fine ai combattimenti di tori.
Il Parlamento, infine, invita la Commissione a adoperarsi affinché la castrazione dei maialini a partire dal settimo giorno di vita «avvenga con anestesia». Al riguardo, ritiene che la presentazione di una relazione sulla protezione dei suini di allevamento, prevista per il 2009, debba essere accompagnata da adeguate proposte legislative.
Etichettatura chiara e campagne d'informazione
I deputati ritengono che i consumatori debbano essere informati e preparati a pagare prezzi maggiori per prodotti provenienti da allevamenti animali che rispettano standard più elevati di benessere animale e che tali prodotti debbano essere opportunamente etichettati. Pertanto, sottolineando il ruolo che possono svolgere le etichette private, in particolare per quanto riguarda standard più elevati di benessere animale, chiedono alla Commissione di garantire un'etichettatura trasparente, facilmente comprensibile ed affidabile, che consenta ai consumatori di acquistare con cognizione di causa.
Al riguardo, i deputati ritengono che un "Marchio UE" su cui figuri, ad esempio la dicitura "prodotto conformemente alle norme UE di protezione degli animali" e, per quelli non conformi, una dicitura inversa, «presupporrebbe già una garanzia del rispetto dei requisiti di protezione degli animali da apporre su tutti i prodotti venduti in Europa». Inoltre, sostengono che, nel caso di una protezione superiore a quella minima, una menzione speciale sull'etichetta «offrirebbe al consumatore maggiore visibilità degli sforzi supplementari effettuati dal produttore». Così facendo, a loro parere, i partner commerciali potrebbero essere spinti ad allinearsi, «consentendo così all'Europa di esportare in tutto il mondo i suoi standard di benessere animale».
Il Parlamento invita inoltre la Commissione a presentare quanto prima possibile l'annunciata strategia di comunicazione e, al riguardo, precisa che - affinché il programma d'azione sia coronato da successo - occorre che tutti gli operatori siano sufficientemente informati sui vantaggi, per gli animali e per i prodotti, di un elevato livello di protezione attuale e futuro degli animali in Europa. Ritiene inoltre necessaria una strategia europea volta a promuovere la comunicazione sui temi afferenti la protezione animale nell'Unione europea e nei paesi terzi, per spiegare ai cittadini i diversi sistemi applicati nella fabbricazione di prodotti animali, nonché i costi e i benefici derivanti da norme più severe sulla protezione degli animali.
Vaccinazione al posto della macellazione
Nell'ambito della lotta alle epizoozie, la relazione invita la Commissione a considerare maggiormente gli aspetti legati alla protezione degli animali. Al riguardo, i deputati ritengono che in situazioni d'emergenza «è sempre meglio optare per la vaccinazione su scala regionale», quale strategia di lotta, «anziché procedere alla macellazione di un consistente numero di capi di bestiame sani». Inoltre, sostengono che vi dovrebbe essere maggior spazio per la vaccinazione preventiva. In proposito, invitano la Commissione a intensificare gli sforzi per adeguare le pertinenti convenzioni dell'Organizzazione internazionale per la salute animale (OIE), al fine di ridurre le restrizioni commerciali sui prodotti ottenuti a partire da animali vaccinati.
Trasporto degli animali, rispettare le regole
Il Parlamento rileva che, in pratica, la disciplina europea in materia di trasporto di animali «viene spesso disattesa», soprattutto per quanto concerne gli obblighi di sosta e di rifornimento di acqua e foraggio. Chiede pertanto misure adeguate affinché gli Stati membri aumentino il numero e l'efficacia dei controlli sull'applicazione della normativa europea. Inoltre, sostiene che, nell'ambito dei trasporti di animali, «sono assolutamente necessari l'introduzione e l'osservanza di indicatori scientificamente provati». I deputati invitano quindi la Commissione a promuovere gli sforzi per definire ed introdurre parametri tecnici oggettivi e specifici, atti a definire meglio il benessere animale durante il trasporto, al fine di sviluppare altresì sistemi integrati di certificazione, che tengano anche conto dell'influenza che le varie peculiarità climatiche e strutturali delle regioni europee possono esercitare sugli animali, sulle modalità e sui tempi di trasporto.
Politica agricola comune
Il Parlamento si compiace per la maggiore attenzione riservata alla protezione degli animali nell'ambito della politica agricola comune. Ma rileva che i costi legati agli oneri burocratici «sono già decisamente troppo alti» e deplora che il taglio dei finanziamenti per la politica di sviluppo rurale vada ad ostacolare nella pratica il finanziamento degli aiuti per l'adeguamento degli allevamenti alla normativa comunitaria sul benessere animale. Deplora inoltre che le disposizioni in materia di ecosostenibilità «non prevedano compensazioni per gli allevatori di pollame e suini che rispettano le norme sul benessere animale».
Norme internazionali uniformi e prelievi contro il dumping sanitario
I deputati riconoscono che norme rigorose in materia di benessere degli animali determinano costi supplementari per gli allevatori e, in proposito, ritengono che siano necessarie misure ad hoc «per prevenire la dislocazione della produzione verso paesi in cui vigono norme meno severe». A loro parere, inoltre, risulta indispensabile un'accurata analisi dei costi di nuove proposte e delle relative ripercussioni sulla posizione concorrenziale a livello internazionale. La produzione comunitaria può infatti risentire di una perdita di competitività se nell'UE si introducono standard più elevati «senza una standardizzazione in ambito OMC».
La Commissione è quindi invitata a risarcire le perdite economiche subite dai produttori europei che, applicando misure di buona gestione degli animali, vedono aumentare i costi di produzione. Rilevando poi come gli aspetti inerenti alla protezione degli animali non godono di un'adeguata attenzione a livello internazionale, i deputati paventano il rischio di "dumping nel campo della protezione degli animali" e svantaggi per i produttori europei sui mercati europei e dei paesi terzi. Propongono quindi di istituire uno strumento di accesso qualificato al mercato volto ad impedire che siano aggirate le norme dell'UE in materia di benessere degli animali, «imponendo prelievi sui prodotti che non soddisfano le norme comunitarie».
Nel chiedere alla Commissione di promuovere iniziative a livello internazionale (OMC e OIE) volte a migliorare gli standard sul benessere degli animali per avvicinarli a quelli europei, i deputati chiedono anche di «non aggravare» le distorsioni di concorrenza subite dai produttori comunitari «tramite nuove norme vincolanti, dettagliate e uniformi». Ritengono, inoltre, che tutti gli accordi bilaterali con i paesi terzi che comprendono misure sanitarie e fitosanitarie debbono garantire che i prodotti di origine animale in provenienza da paesi terzi siano ottenuti conformemente alle norme comunitarie.
Da ultimo, il Parlamento ritiene che la decisione della Comunità di proibire l'importazione di carne bovina trattata con ormoni «si giustifica pienamente in base a ricerche scientifiche» e, pertanto, invita Canada e Stati Uniti «a revocare senza indugio le loro sanzioni nei riguardi dei prodotti europei», che i deputati reputano «ingiustificate e incompatibili con i principi dell'OMC».
Rafforzare la ricerca e ridurre le sperimentazioni sugli animali
Per i deputati, l'attuazione del principio delle 3R (Replacement, Reduction, Refinement) (sostituzione, riduzione, perfezionamento) grazie al quale si fa minor ricorso agli animali nel campo della ricerca, scienza e autorizzazione dei prodotti, «costituisce un pilastro della politica europea in materia di protezione degli animali». Plaudono quindi agli sforzi compiuti dalla Commissione per sviluppare ulteriormente la direttiva 86/609/CEE sulle sperimentazioni animali, sollecitandola a presentare nel corso di quest'anno le apposite proposte legislative. Al riguardo, ritengono che la proposta di revisione della legislazione dell'UE sulla protezione degli animali debba garantire l'estensione della sfera di applicazione della direttiva 86/609/CEE alla ricerca fondamentale ed alla ricerca che si avvale degli animali a fini di istruzione.
Il Parlamento accoglie poi con favore l'annunciato impegno di ricerca nel campo della protezione degli animali, precisando che essa non dovrebbe concentrarsi solo sulla diffusione generale delle conoscenze di base ma anche sullo sviluppo di indicatori trasparenti e di agevole uso, su sistemi di certificazione e di etichettatura nonché su alternative alle sperimentazioni animali. A quest'ultimo proposito, ritiene che occorra accelerare la messa a punto, la convalida e l'accettazione di metodi alternativi alla sperimentazione animale e che si debbano prevedere maggiori risorse in ogni fase, in termini di finanziamenti, personale e supporto amministrativo, «al fine di garantire che la sperimentazione animale sia sostituita il più rapidamente possibile da altri metodi».
A suo parere, inoltre, qualunque futura revisione della normativa sul benessere animale dovrà fondarsi su indicatori oggettivi «per evitare decisioni arbitrarie con ripercussioni economiche ingiustificate per l'allevatore». La Commissione e gli Stati membri sono poi invitati a garantire risorse sufficienti per la ricerca sulla protezione e il benessere di tutti gli animali nel quadro del Settimo programma quadro di ricerca, portando anche avanti le piattaforme tecnologiche «senza lungaggini burocratiche». Per i deputati, infine, è necessario migliorare il collegamento in rete fra gli esistenti istituti comunitari preposti alla protezione degli animali prima di insediare un ulteriore istituto comunitario per la protezione degli animali
Fonte: Aldo Patriciello, Euro Informazioni