Legislazione

ALTRI TRENTAMILA IMMIGRATI PER IL LAVORO STAGIONALE IN AGRICOLTURA E NEL SETTORE TURISTICO

Autorizzato con decreto del Presidente del Consiglio l’ingresso di altri lavoratori per soddisfare l’elevato bisogno di manodopera avventizia già manifestato nel marzo di quest'anno. Saranno accolte molte richieste di nulla osta rimaste insoddisfatte per mancanza di quote

09 settembre 2006 | T N

Sulla Gazzetta Ufficiale (serie generale, n. 185 del 10.08.2006) è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14.07.2006, circa la "Programmazione aggiuntiva dei flussi di ingresso dei lavoratori stagionali extracomunitari nel territorio dello Stato per l'anno 2006".
A fronte delle numerose richieste di nulla osta al lavoro stagionale e della necessità di corrispondere al fabbisogno di manodopera nel settore agricolo e turistico-alberghiero, viene ammessa per l'anno 2006 una quota ulteriore - rispetto a quella già stabilita nel precedente D.P.C.M. del 15.02.2006 - di 30.000 ingressi nel territorio dello Stato italiano di cittadini extracomunitari, residenti all'estero per motivi di lavoro subordinato stagionale.
Questa ulteriore quota di ingressi riguarda i seguenti lavoratori stagionali extracomunitari:
cittadini stranieri extracomunitari di Serbia, Montenegro, Croazia, Bosnia e Herzegovina, ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Bulgaria e Romania;
cittadini stranieri extracomunitari di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto;
cittadini stranieri extracomunitari già titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale negli anni 2003, 2004 o 2005.

Modalità di attuazione e ripartizione delle quote
L'ulteriore quota di 30.000 lavoratori extracomunitari è disponibile sia per le richieste di nulla osta già presentate dalle associazioni di categoria per conto dei loro iscritti e dai singoli datori di lavoro agli sportelli unici per l'immigrazione, a partire dalle ore 14,30 del 14.03.2006 e rimaste insoddisfatte per mancanza di quote; sia per nuove richieste che dovessero essere presentate nel corso dell'anno dalle associazioni di categoria per conto dei loro iscritti e dai singoli datori di lavoro.
Tenuto conto del fabbisogno aggiuntivo già segnalato a livello provinciale e dell'attuale andamento dei flussi di lavoratori stagionali extracomunitari, viene effettuata la ripartizione delle quote di ingresso tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano come da tabella allegata (cfr. Allegato 1).
Le Direzioni Regionali del Lavoro assegnatarie delle quote provvedono attraverso il SILEN ad attribuire le quote alle Direzione Provinciali del Lavoro, ai fini del rilascio dei nulla osta al lavoro da parte degli sportelli unici per l'immigrazione.
In caso di esaurimento delle quote attribuite dalle Direzioni Regionali del Lavoro alle Direzioni Provinciali del Lavoro, a fronte di fabbisogni locali di manodopera straniera che si rivelassero superiori alle quote effettivamente disponibili, le Direzioni Provinciali del Lavoro provvedono a richiedere ulteriori attribuzioni di quote alle Direzioni Regionali del Lavoro. Tali uffici provvedono direttamente (qualora possano operare una re-distribuzione territoriale delle quote già disponibili a livello regionale), oppure si rivolgono alla Direzione Generale dell'immigrazione per richiedere ulteriori quote, eventualmente disponibili a livelli nazionale.

Fonte: Ministero dell’Interno