Legislazione
SULLE ETICHETTE DELL’ EXTRA VERGINE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE DI FANTASIA, ALMENO FINO AL 2008
Fruttato, amaro e piccante, ma anche robusto, gustoso, leggero. Per altri due anni produttori, imbottigliatori e confezionatori si potranno sbizzarrire. Sarà la creatività a fare la differenza sul mercato? Nessun vincolo, massima libertà e grande confusione per il consumatore
15 luglio 2006 | R. T.
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellâUnione europea il 8 luglio 2006, il Reg. CE 1044/06 stabilisce che lâapplicazione del comma c dellâart 5 del Reg. CE 1019/02 viene prorogato al 1 luglio 2008.
Art. 5, Reg. CE 1019/02
Tra le indicazioni facoltative che possono figurare sullâetichetta di un olio di cui allâart 1, paragrafo 1, quelle citate nel presente articolo sono soggette rispettivamente ai seguenti obblighi
Comma c) le indicazioni delle caratteristiche organolettiche possono figurare esclusivamente se sono basate sui risultati di un metodo dâanalisi previsto dal Reg CEE 2568/91
Con il rinvio, sarà di fatto possibile indicare in etichetta qualsiasi attributo senza particolari vincoli con un evidente rischio di confusione per gli acquirenti, in quanto non esiste una regolamentazione specifica. Una situazione in controtendenza rispetto alle scelte che si era posta la stessa Commissione Europea nellâobiettivo âStrategia della qualità â.
La Commissione europea ha motivato il rinvio con la necessità di ampliare i descrittori organolettici positivi previsti dal Reg. Ce 2568/91 al fine di aiutare i produttori nella formulazione delle caratteristiche sensoriali del proprio prodotto.
Per far sì che anche gli oli dâoliva possano beneficiare di un vocabolario più esteso, necessario ai fini di una migliore definizione della diversità varietale e dei gusti dei suddetti oli, occorre fissare un nuovo termine che consenta lâapplicazione di un metodo di valutazione organolettica in grado di estendere la gamma degli attributi positivi degli oli extra vergini dâoliva diversi da quelli con denominazione dâorigine.
Buon lavoro Consiglio oleicolo internazionaleâ¦