Legislazione
Le novità della legge di stabilità 2016 per l'agricoltura
La legge di stabilità 2016 è ancora un work in progress ma le novità per l'agricoltura sono significative. Annunciata la cancellazione dell'Imu sui terreni e dell'Irap per le imprese agricole. Fondi per il rinnovo delle macchine agricole e super-ammortamenti per gli investimenti
16 ottobre 2015 | R. T.
La legge di stabilità 2016 è stata tratteggiata nelle sue linee principali dal Presidente Matteo Renzi e dal Ministro Padoan ma è ancora un work in progress, attendendo le risposte della Commissione europea.
Sarà Bruxelles, decidendo se concedere e a quali condizioni, maggiore flessibilità al governo italiano a stabilirne anche l'ammontare complessivo che varia tra i 27 e i 30 miliardi di euro.
Secondo le prime cifre fornite da Ministero delle politiche agricole il pacchetto delle misure per il settore primario vale 800 milioni.
Verrà tolta l'Imu e la Tasi sulle prime case, tassa che riguardava anche le abitazioni rurali. Cancellata l'Imu sui terreni agricoli utilizzati da coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali e società, indipendentemente dal fatto che siano siti in Comuni catalogati come montani, semi-montani o pianeggianti. Per i non agricoltori l'Imu sui terreni dovrebbe restare limitatamente ai terreni pianeggianti. Azzerata l'Irap per le imprese che operano nel settore primario.
Nella legge vi sono misure per la sburocratizzazione, ma anche il finanziamento del Fondo per le agevolazioni assicurative in agricoltura contro le calamità naturali con 140 milioni di euro e una dotazione di 45 milioni per il rinnovo delle macchine agricole. Confermato anche l’intervento inserito nel Piano latte del ministro Maurizio Martina a favore degli allevatori, con l’aumento della compensazione Iva da 8,8% a 10% per i produttori di latte.
''La legge di stabilità approvata ieri è tra le più agricole degli ultimi anni''. Così sulla sua pagina Facebook, e su Twitter, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina.
''Abbiamo lavorato per tutelare il reddito delle imprese - sottolinea il ministro Martina - con sostegni concreti e immediati a partire dall'eliminazione dell'Irap e dell'Imu sui terreni. Meno tasse e più investimenti per sostenere un settore strategico anche per la lotta alla disoccupazione.
Per esempio, per un'azienda di produzione di latte in Lombardia con un fatturato da 400mila euro, i risparmi sono: 3.100 euro di taglio Irap; 1800 euro di taglio Imu; 5600 euro di aumento compensazione IVA. Totale: 10.500 euro di tasse in meno.
#cosefatte #italiacolsegnopiù".
La misura sui super-ammortamenti dovrebbe poi riguardare anche le attività agricole. Secondo i progetti del governo tutti gli investimenti in beni strumentali, a partire dal 1 ottobre 2015 e fino a tutto il 2016, dovrebbero poter essere dedotti al 140% e non al 100%. Diventerà insomma più conveniente investire in azienda.
Se dalla Ue arrivasse il via libera alla sterilizzazione dei costi sostenuti per l’immigrazione, si creerebbero nel bilancio 2016 i margini per ridurre l’Ires (Imposta sul reddito delle società) dall’attuale 27,5% al 24%. Il taglio beneficerebbe solo le società di capitali come Spa e Srl, le cooperative e le multinazionali, ma non le imprese individuali.
Dopo l’accorpamento di Cra e Inea nel nuovo CREA (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura), prosegue l’azione di razionalizzazione degli enti collegati al Mipaaf. Per aumentare l’efficienza dell’amministrazione e favorire l’accesso al credito delle imprese agricole, la Legge di Stabilità prevede che l’Istituto Sviluppo Agroalimentare (ISA) e la Società Gestione Fondi per l’Agroalimentare (SGFA) vengano incorporati nell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA).
Ma non tutte le risorse possono venire dal pubblico. Per il ministro Padoan, alla finanza privata spetta un ruolo fondamentale su come risolvere la domanda di finanza dei piccoli produttori agricoli e le Pmi di settore. "Sui mercati finanziari è disponibile abbondante liquidità in cerca di ritorni economici - ha affermato Padoan nel corso della conferenza Finance for Food a Expo - Siamo molto interessati a sentire il punto di vista dei privati su come facilitare l'offerta finanziaria per i piccoli produttori agricoli e le Pmi del settore agroalimentare.”