Legislazione

Polifenoli dell'olio di oliva in etichetta, ma alla maniera di Bruxelles

Dopo il parere dell'Efsa della primavera 2011, l'Ue emana un regolamento che finalmente fa chiarezza sull'utilizzo della dicitura da apporre sulle confezioni: “i polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo”. Chiaro no?

16 giugno 2012 | Graziano Alderighi

L'Unione europea non cessa mai di stupire quanto a chiarezza delle espressioni e delle diciture utilizzabili sulle etichette alimentari. Spesso il messaggio è infatti piuttosto criptico e difficilmente interpretabile dalla maggioranza dei consumatori che così non ne colgono a pieno il senso e il significato.

E' quanto accaduto, nuovamente, a proposito delle indicazioni salutistiche, anche dette claims alimentari, apponibili in etichetta, riassunte in un unico regolamento il Reg. CE 432/2012, che così mette finalmente ordine in una normativa piuttosto confusa e disorganica.

Anche l'olio d'oliva potrà vantare alcune diciture ma siamo sicuri che l'espressione “i polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo” sia così chiara per il consumatore? E' però quanto ha stabilito nell'allegato del regolamento il legislatore comunitario.

L'indicazione è utilizzabile “solo per l’olio d’oliva che contiene almeno 5 mg di idrossitirosolo e suoi derivati (ad esempio, complesso oleuropeina e tirosolo) per 20 g di olio d’oliva. L’indicazione va accompagnata dall’informazione al consumatore che l’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 20 g di olio d’oliva.”

Il produttore che volesse utilizzare la dicitura dovrebbe così far analizzare l'olio. Se il contenuto di idrossitirosolo e derivati, non quindi la quantità totale di polifenoli, è superiore ai 250 mg/1000 g è autorizzato a utilizzare l'indicazione salutistica.

Il claim può essere utilizzato tal quale in etichetta, ovvero: “i polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo. L’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 20 g di olio d’oliva”, oppure all'interno dell'etichetta nutrizionale.

Se all'interno di un'etichetta nutrizionale, accanto all'indicazione quantitativa, sempre e solo di idrossitirosolo e derivati, per 100 grammi, va aggiunta anche l'assunzione rispetto alla dose giornaliera raccomandata (20 g).

Facciamo un esempio di un olio con 300 mg/1000 g di idrossitirosolo e derivati. Avremmo la seguente riga nell'etichetta nutrizionale:

 

Quasi più appeal potrebbe avere l'espressione: “fonte di vitamina E”, utilizzabile nell'olio d'oliva qualora l'extra vergine in questione contenga almeno 80 mg/1000g di alfa tocoferolo, ovvero minimo il 15% della dose raccomandata giornaliera (10 mg in base alla Direttiva 90/496/CEE). Normalmente l'olio d'oliva contiene 200-220 mg/1000g di vitamina E.

Anche in questo caso è consigliabile avere la certificazione d'analisi sul contenuto di alfa tocoferolo.

L'espressione è utilizzabile tal quale in etichetta “fonte di vitamina E”, unitamente al relativo claim salutistico: “la vitamina E contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo”.

E' possibile anche inserire il tutto all'interno di un'etichetta nutrizionale. Facciamo l'esempio di un olio che possegga 200 mg/1000g di vitamina E:

 

Nonostante l'extra vergine d'oliva sia notoriamente, tra gli oli vegetali, il più ricco di grassi insaturi, non può fregiarsi di alcun claim salutistico sul tema.

Infatti l'olio d'oliva supera gli 0,75 g/100 ml di acidi grassi saturi e degli acidi grassi trans, così come previsto dal regolamento 1924/2006 a cui il recente regolamento 432/2012 si riferisce a proposito dell'utilizzo di indicazioni salutistiche sul contenuto di acidi grassi insaturi e polinsaturi.

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antonio iannacci

20 marzo 2015 ore 15:34

Il claim può essere utilizzato tal quale in etichetta, ovvero: “i polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo. L’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 20 g di olio d’oliva”, oppure all'interno dell'etichetta nutrizionale.

Tutto ciò (la posizione in etichetta del claim) è ancora valido? O ci sono stati cambiamenti? La grandezza del carattere deve esserepari a 1,2 mm?

Grazie

giovanni breccolenti

20 giugno 2012 ore 13:20

In pratica dal calcolo totale dei polifenoli, che verra' fatta col metodo di cromatografia liquida ad alta risoluzione (HPLC,l'unico riconosciuto COI),verranno esclusi i Lignani quali pinoresinolo e acetossi-pinoresinolo e i fenil acidi (che comunque rappresentano meno del dieci per cento del patrimonio polifenico dell'olio).Il costo si aggirerà sui duecento euro a campionatura.

Arturo Zamorani

17 giugno 2012 ore 23:47

.” Si deve tenere presente che l’olio di oliva è l’unico olio di frutto di interesse alimentare ed è pertanto l’unico a contenere i polifenoli ai quali viene riconosciuta una capacità protettiva nei confronti delle ossidazioni di importanti componenti biologici. Pertanto la possibilità di apporre in etichetta la dicitura “ I polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo” deve essere accolta con estremo favore anche se non sarà immediatamente chiara a tutti i consumatori. Essa crea, infatti, una netta distinzione nutrizionale-salutistica tra gli oli d’oliva e gli oli di semi. Inoltre alcuni di questi polifenoli hanno importanti caratteristiche sensoriali per le quali, assieme a costituenti che si formano nelle fasi di lavorazione delle olive, sono i responsabili delle peculiari note di fruttato, di amaro e di piccante nelle degustazione degli oli di oliva extra vergini. Per quanto riguarda, invece, la vitamina E, pur ritenendosi senz’altro positivo il poterne indicare la presenza in etichetta, essa non costituisce un carattere distintivo dagli oli di semi perché anche gli oli di semi contengono la contengono”.

giovanni caravatti

16 giugno 2012 ore 10:25

Ma per il piccolo produttore che commercializza il vero olio toscano od italiano,quanto gli costa questa analisi,ed il cliente è interessato a questo od invece vede solo il prezzo più conveniente.
Perché coi tempi che corrono quando la pancia è piena,non importa di cosa?