Legislazione

Il governo vuole estendere il voucher anche ai lavoratori agricoli stagionali

I sindacati mobilitano la base e indicano una giornata di sciopero per fine aprile: "così si condanna unm milione di persone alla precarietà"

14 aprile 2012 | R. T.

Il governo vuole estendere il voucher agricolo anche ai lavoratori stagionali e non solo, come avviene ora, a studenti e pensionati che svolgessero un lavoro occasionale.

L'articolo 11 del disegno di legge in merito alla riforma del lavoro, infatti, prevede questa possibilità.

Per arginare il rischio di abuso di questo ticket, il cui valore nominale è di 10 euro (il 70% come retribuzione al lavoratore e il restante 25% per gli oneri previdenziali e Inail), il provvedimento prevede un tetto di 5.000 euro complessivi. Il limite attuale di 5.000 euro è invece riferito alle prestazioni svolte per una singola azienda, moltiplicabile quindi per ciascun committente.

Pronta la replica dei rappresentanti dei lavoratori. Con questa estensione – denunciano Flai, Fai e Uila - si vuole forzare sulla flessibilità fino a snaturare lo spirito con cui fu pensato il voucher per studenti e pensionati “condannando un milione di persone alla precarietà e all'impossibilità di ottenere, al termine della vita lavorativa, una pensione anche minima".

In effetti, il lavoro occasionale e accessorio, che interessa un limitato numero di persone che non sono inserite a tempo pieno nel mondo del lavoro (come appunto i pensionati e gli studenti) non ha nulla a che vedere con il lavoro stagionale, che rappresenta invece l’asse portante del lavoro agricolo in Italia, con circa il 90% della manodopera complessivamente occupata nei campi.

“Con questa normativa – precisano le tre sigle sindacali - di fatto salterebbero i paletti definiti con il precedente governo che coinvolgevano nei voucher solo alcune categorie di prestatori d'opera (pensionati, studenti) e determinate attività lavorative, considerate come occasionali". Per i rappresentanti dei lavoratori, si tratta di “una scelta tragica per un settore dove il 90% della manodopera è occupata a tempo determinato e per la quale i 5.000 euro di importo massimo del lavoro accessorio corrispondono a 120 giorni di lavoro".

Secondo i dati Inps, dal 2008 a oggi sono stati venduti circa 28 milioni di voucher (oltre che negli uffici Inps si possono acquistare anche nelle tabaccherie e negli uffici postali, ma anche on line), di cui ben cinque milioni proprio in agricoltura.