Legislazione
Come l'araba fenice il Sistri risorge dalle proprie ceneri
Col decreto del 12 agosto era stato abrogato ma ora il governo lo recupera nella manovra bis. Si parte da febbraio 2012
10 settembre 2011 | R. T.
Il Sistri, sistema di tracciamento digitale dei rifiuti, era stato abrogato tout court con i commi c) e d) dell'articolo 6 del decreto 12 agosto 2011.
Ora quel decreto è però stato rivisto dalle fondamenta e il Sistri si è ripresentato, con data di entrata in vigore al 9 febbraio 2012. C'è, però, un'eccezione, per le aziende con meno di dieci dipendenti: l'entra in vigore è il 2 Giugno 2012.
Entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione della Manovra finanziaria, pensando soprattutto alle piccole aziende, è prevista poi la individuazione di "specifiche tipologie di rifiuti alle quali - in considerazione della quantità e dell'assenza di specifiche caratteristiche di criticità ambientale - sono applicate, ai fini del sistema di controllo di tracciabilità dei rifiuti, le procedure previste per i rifiuti speciali non pericolosi».Le aziende che producono solo rifiuti soggetti a ritiro obbligatorio, potranno delegare "delegare la realizzazione dei propri adempimenti relativi al SISTRI ai consorzi di recupero".
Per il Sistri finora sono stati spesi 5 milioni di euro per il suo avvio, mentre altri 70 milioni (pagati dalle imprese per gli strumenti, black-box e chiavetta usb) sono fermi, incamerati dal Tesoro per poi passare al ministero dell'Ambiente e quindi alla Selex - l'azienda del gruppo Finmeccanica che ha realizzato il sistema - gestisce il servizio.
In dettaglio gli iscritti sono 325.470, con 504mila chiavette e 89.5959 black box consegnate.
Le aziende erano proprio la causa di questa partenza accidentata del Sistri: "Forse avremmo dovuto accogliere fin dall'inizio le richieste che ci suggerivano di far partire il Sistri in maniera graduale, visto che abbiamo a che fare con un settore, quello dei trasporti e dei rifiuti, che non ha dimestichezza con i mezzi informatici", ha dichiarato il Ministro Prestigiacomo.
D'altra parte però il sistema cartaceo, come ha riconosciuto il ministro non permette di avere un quadro aggiornato della movimentazione dei rifiuti "e questo è impensabile" nel nostro Paese.
"Il Sistri - assicura il ministro - sarà più semplice di quello che si pensa, sicuramente più facile da utilizzare rispetto al modulo cartaceo che consente abusi difficili da rintracciare".