Legislazione
Alchil esteri e melchil alchil esteri: è legge europea
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea il Regolamento CE 61/2011 che introduce limiti e metodi d'analisi per questi due composti. C'è da spettarsi più qualità e, forse, meno deodorato
29 gennaio 2011 | T N
Diciamolo subito, non è la fine dell'era deodorato, ma certamente l'imposizione di limiti per alchil esteri e metil alchil esteri imporrà molta più attenzione e scrupolo in poarticolare da parte degli imbottigliatori âfurbettiâ.
E' infatti stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L23/1 del 27 gennaio 2011, divenendo legge a partire dal 30 gennaio 2011, il Reg. CE 61/2011 che introduce nuovi limiti per alchil esteri e metil alchil esteri.
Come si legge nel regolamento âgli esperti chimici hanno ritenuto che il contenuto di etil esteri degli acidi grassi (EEAG) e di metil esteri degli acidi grassi (MEAG) costituisca un utile parametro di qualità per gli oli extra vergini dâoliva, è opportuno includere valori limite per questi esteri nonché un metodo per la determinazione del loro contenuto.â
I limiti fissati sono quelli approvati dal Coi:
- contenuto di alchil esteri + metil alchil esteri inferiore o uguale a 75 mg/Kg
oppure
- contenuto di alchil esteri + metil alchil esteri inferiore o uguale a 150 e superiore a 75 con un rapporto tra esteri etilici/esteri metilici inferiore o eguale a 1,5.
Ancora dal regolamento si legge: âper consentire un periodo di adeguamento alle nuove norme e lâapprestamento degli strumenti necessari per la loro applicazione, nonché per evitare turbative nel commercio, è opportuno che le modifiche introdotte dal presente regolamento si applichino a partire dal 1 aprile 2011. Per gli stessi motivi è opportuno disporre che gli oli dâoliva e gli oli di sansa dâoliva legalmente fabbricati ed etichettati nellâUnione o legalmente importati nellâUnione e immessi in libera pratica anteriormente a tale data possano essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte.â
Vita più difficile, quindi, per i truffatori che troveranno un nuovo scoglio di fronte a loro.
Non sarà , tuttavia, la fine del deodorato perchè, nell'ambiente dei chimici, sono noti sistemi di deodorazione che consentono di aggirare questi limiti, tuttavia sarà certo più complicato utilizzare, in miscela, oli di scarsa qualità , magari âaiutatiâ e coperti da extra vergini con fragranze fresche e fruttati intensi.
Già , perchè la presenza di alchil esteri dipende dalla qualità delle olive. In particolare la surmaturazione, con conseguente danneggiamento cellulare, provoca l'incremento di acidi grassi liberi e la liberazione di metanolo per degradazione delle pectine delle strutture cellulari della drupa, ovvero i precursori degli alchil esteri. In modo analogo una cattiva conservazione delle olive porta all' incremento di acidi grassi liberi e alla formazione di etanolo e metanolo per reazioni fermentative.
Ricordiamo che, la metodica approvata, consente anche la contestuale determinazione delle cere. Le singole cere e gli alchil esteri sono separati in funzione del numero di atomi di carbonio.
Come si legge sul documento ufficiale del Coi, âl'impiego del metodo viene consigliato come mezzo atto a differenziare l'olio di oliva di pressione da quello ricavato dalla sansa di oliva (olio
di sansa) e come parametro di qualità per gli oli extra vergini, in quanto permette di individuare false miscele di oli extra vergini di oliva e oli di bassa qualità e di capire se si tratta di oli vergini, comuni, lampanti o deodorati.â