L'arca olearia
Qual è l'extra vergine vincente tra un olio Dop, un premium e un primo prezzo?
Cosa vuole il consumatore? Spendere poco e avere anche la qualità? Le prove d'assaggio con campioni anonimizzati non lasciano dubbi. E così, mentre tutto è in moto per la quarta edizione di “Olio Capitale”, presentiamo nell'attesa i riscontri avuti agli “orientamenti del gusto”
13 giugno 2009 | Alberto Grimelli, Luigi Caricato
Degli âorientamenti del gustoâ i nostri lettori hanno già letto in un precedente articolo lo scorso anno (il titolo: âColpo di scena, l'extra vergine tunisino preferito in degustazione anonima a quello italianoâ: link esterno).
Si tratta di un'iniziativa voluta da "Teatro Naturale" e accolta e resa possibile da Fiera Trieste.
Era stata una bella esperienza, allora, mettere in assaggio, in un apposito gazebo allestito al centro di Trieste, alcuni campioni dâolio extra vergine di oliva selezionati secondo il criterio di una qualità omogenea ma di diversa provenienza geografica: Grecia, Italia, Spagna e Tunisia.
Abbiamo scelta per tale iniziativa lâappellativo di âorientamenti del gustoâ, anche perché il nostro intento era di capire la percezione che ne poteva derivare da un assaggio effettuato alla cieca, con campioni dâolio anonimizzati, senza che alcun condizionamento ne potesse inficiare il giudizio.
Quella prima esperienza ci ha fatto capire come la maggioranza delle persone coinvolte avesse le idee chiare nellâindicare la propria preferenza verso gli oli italiani, salvo il fatto che, allâassaggio, senza sapere la provenienza, i risultati hanno un poâ stupito tutti: la prima preferenza era stata accordata allâolio tunisino (36%), e, a seguire, allâolio italiano (25%), allâextra vergine greco (20%) e, infine, allâolio extra vergine di oliva spagnolo (19%). I campioni, va precisato, era di qualità omogenea, per cui tutti gareggiavano alla pari.
La stessa esperienza è stata ripetuta questâanno, nel corso della terza edizione, in contemporanea con la manifestazione fieristica âOlio Capitaleâ (link esterno), edizione 2009 che si può in qualche modo rivivere, a livello emozionale, in un video su YouTube: link esterno
Questâanno gli âorientamenti del gustoâ vertevano su tre campioni acquistati in un supermercato triestino, espressione di tre differenti fasce di prezzo. Un extra vergine italiano a marchio Dop al prezzo di 8,5 euro; un extra vergine premium di una nota azienda italiana posto in vendita a 6 euro; e, infine, uno da primo prezzo, che, sia detto con grande oggettività , faceva proprio pena, posto in vendita a un prezzo di euro 2,5.
Capite benissimo che questa storia degli âorientamenti del gustoâ è in sé divertente, perché a chi entrava nel gazebo oltre allâassaggio dei tre campioni si richiedeva pure la comilazione di una apposita scheda, con le seguenti domande.
1. Quali tra i seguenti campioni preferisce acquistare perché di suo gradimento?
2. Quanto è disposto a spendere per un olio extra vergine di oliva?
3. Lâolio lo preferisce verde o giallo?
4. Lâolio lo preferisce inodore, con pochi profumi o molto profumato?
5. Lâolio lo preferisce dolce o mediamente amaro e piccante?
6. In genere quale provenienza regionale preferisce?
Fin qui le risposte a carattere obbligatorio, tra i dati facoltativi, invece, ai partecipato agli âorientamenti del gustoâ è stato chiesto di indicare il sesso e la professione.
Veniamo ai risultati. Con lâavviso che non si tratta in alcun caso di una indagine scientifica in senso stretto, anche se i riscontri restano comunque un utile parametro per comprendere il gusto del consumatore e farsi unâidea generale. Lâindagine è stata perciò condotta con grande semplicità e spensieratezza dâanimo, e, di conseguenza, i riscontri pervenuti vanno letti con tale spirito. Sarebbe semmai utile portare avanti tali forme di indagine adottando criteri tali da rendere più attendibile
Quali tra i seguenti campioni preferisce acquistare perché di suo gradimento?
Hanno collocato al PRIMO POSTO i seguenti campioni secondo il rispettivo ordine
Il campione a marchio Dop, in vendita a euro 8,5 :48%
Il campione da primo prezzo, in vendita a euro 2,50: 28%
Il campione Premium, in vendita a euro 6: 24%
Hanno collocato al SECONDO POSTO i seguenti campioni secondo il rispettivo ordine
Il campione da primo prezzo, in vendita a euro 2,50: 35%
Il campione Premium, in vendita a euro 6: 33%
Il campione a marchio Dop, in vendita a euro 8,5: 32%
Hanno collocato al TERZO POSTO i seguenti campioni secondo il rispettivo ordine
Il campione Premium, in vendita a euro 6: 44%
Il campione da primo prezzo, in vendita a euro 2,50: 36%
Il campione a marchio Dop, in vendita a euro 8,5: 20%
Dai questi dati possiamo rilevare come il consumatore sia stato in grado di ben discriminare l'olio a denominazione d'origine dagli altri. Si tratta certamente di una buona notizia. La qualità viene ben distinta e percepita. Più complicato però per lo stesso consumatore discriminare tra due oli "simili", ovvero un primo prezzo e un premium, segno evidente che il palato del consumatore non si è ancora abituato a percepire i diversi gradi di qualità degli extra vergini in commercio. E questa, purtroppo, non è una buona notizia.
Quanto è disposto a spendere per un olio extra vergine di oliva?
A tale domanda hanno risposto stranamente, contro le tendenze riportate da varie indagini di mercato, nella seguente maniera.
Nella fascia di prezzo da 8 a 15 euro: 45%
Da 5 a 8 euro: 41%
Da 3 a 5 in 16 euro: 12%
Da 2 a 3 euro: 2%
Câè da notare che il campione che ha partecipato allâiniziativa non è stato selezionato, ma rappresentativo di coloro che volontariamente vi hanno aderito. Di conseguenza, coloro che dellâolio extra vergine di oliva importa poco o nulla nemmeno si sono posti lâinterrogativo se entrare o meno nel gazebo.
Lâolio lo preferisce verde o giallo?
Verde: 70%
Giallo: 30%
In questo caso le tendenze sono conformi ai dati in circolazione
Lâolio lo preferisce inodore, con pochi profumi o molto profumato?
Molto profumato: 59%
Con pochi profumi: 36%
Inodore: 3%
Lâolio lo preferisce dolce o mediamente amaro e piccante?
Mediamente amaro e piccante: 56%
Dolce: 44%
In genere quale provenienza regionale preferisce?
Non câè da stupirsi se in tanti abbianmo preferito lâolio del Friuli Venezia Giulia, visto chje lâindagine è stata condotta appunto a Trieste.
Friuli Venezia Giulia: 31 20%
Toscana: 30 19%
Puglia: 29 18%
Liguria: 20 13%
Sicilia: 12 8%
Garda: 8 5%
Umbria: 4 3%
Abruzzo: 3 2%
Calabria: 3 2%
Campania: 2 1%
Marche: 2 1%
Molise: 2 1%
Veneto: 1 1%
Italiano, senza preferire una specifica regione: 6%
Tra i dati facoltativi, considerando le voci compilate, hanno partecipato agli Orientamenti del gusto 2009, in occasione di âOlio Capitaleâ:
Maschi: 61%
Femmine: 39%
La professione di chi ha risposto? Piuttosto variegata, dai pensionati agli impiegati, dagli studenti alle casalinghe, dai commercianti ai docenti, dai professionisti agli operai.
Ultime considerazioni: tali âorientamenti del gustoâ sono da leggersi soltanto come unâindicazione di tendenza, non hanno infatti alcuna pretesa di essere una rilevazione statistica o scientifica. Unâidea tuttavia la forniscono. Câè dunque da riflettere.
Nel frattempo, vi ricordiamo che il prossimo appuntamento con âOlio Capitaleâ è fissato per i giorni 5-8 marzo 2010. Ulrteriori informazioni si posso ricavare dal sito di Fiera Trieste: link esterno