L'arca olearia
Disciplinare olio d’alta qualità /2. Agronomia e gestione dell’oliveto
Indicazioni precise, alcune assai vincolanti, tutte volte alla massima sostenibilità dell’agrosistema naturale e alla valorizzazione delle tipicità
09 maggio 2009 | R. T.
Eâ noto che la qualità si fa in campo, come pure che una corretta gestione agronomica apporta sicuramente benefici alla natura e allâambiente.
In un disciplinare dâalta qualità quale quello depositato da Una pro, Unasco e Cno non poteva quindi mancare unâapprofondita sezione dedicata allâargomento.
Vocazionalità pedoclimatica
Sono da evitare suoli con falda freatica superficiale.
Per quanto riguarda le condizioni climatiche evitare le aree ove si verifichino temperature minime invernali inferiori a -12°C. Sono, inoltre, da evitare aree soggette a gelate tardive, che compromettono la fioritura, o precoci in autunno che danneggiano le olive dando luogo a oli poco serbevoli e di scadente qualità organolettica.
Scelta varietale
Eâ consentito lâutilizzo esclusivamente di varietà autoctone o derivate da incrocio di varietà autoctone. Per la realizzazione di nuovi impianti olivicoli e per i reinnesti è obbligatorio lâimpiego di materiale di propagazione di categoria c.a.c o, eventualmente, categoria âcertificatoâ.
Sostenibilità dellâagrosistema naturale
La sostenibilità del sistema produttivo e del territorio in cui è presente lâolivicoltura non ha
effetti diretti sulla qualità , ma è un requisito fondamentale per garantire la sicurezza del prodotto
e il rispetto dellâambiente e della biodiversità Vanno quindi mantenute siepi e va previsto il mantenimento e/o ripristino di ciglioni, di muretti a secco, di inerbimenti
Sistemazione, preparazione e impianto
Le sistemazioni devono evitare ristagni idrici e consentire, tramite fosse e scoline, lo sgrondo controllato delle acque. In terreni declivi la rete di sgrondo delle acque deve ridurre al minimo i rischi da erosione superficiale e deve assicurare allâimpianto lâapporto di abbondante sostanza organica con effetto di lento rilascio di elementi nutritivi e miglioramento delle proprietà fisiche del suolo e della sua capacità di ritenzione idrica. Ai fini del mantenimento della fertilità e delle proprietà podologiche del terreno, bisogna evitare movimento terra, livellamenti o lavorazioni che
interessino strati di profondità superiore a 30 cm.
Ulteriori regole:
- Privilegiare la concimazione di fondo con concimi organici
- Evitare lavorazioni a rittochino con pendenze superiori a 15%
Sesti dâimpianto
Sono esclusi gli oliveti con oltre 1000 piante per ettaro
Gestione del terreno e delle infestanti
Si consiglia lâinerbimento temporaneo o permanente dellâoliveto
Lâimpiego di erbicidi deve essere attentamente valutato per i rischi di contaminazione della falda, nonché per la possibilità di residui nelle olive e quindi nellâolio.
Sono comunque possibili unicamente interventi localizzati sulle file, operando con microdosi su infestanti nei primi stadi di sviluppo. Principi attivi ammessi: Glifosate, Glufosinate ammonio, Oxifluorfen
Concimazione
La disponibilità di azoto e potassio nel frutto sono importanti per la sintesi ed accumulo di olio.
Sono da evitare le concimazioni azotate nel periodo autunno/inverno. I concimi azotati andranno
frazionati in almeno due interventi durante la stagione di crescita
La somministrazione di microelementi è possibile solo in casi di carenze accertate mediante analisi del suolo e delle foglie
Si impone lâobbligo di eseguire lâanalisi fisico-chimica del terreno almeno una volta ogni 5 anni
Dosi massime ammesse di macroelementi nellâanno:
N (azoto) 100 Kg/ha;
P2O5 (Fosforo) 60 Kg/ha;
K2O (Potassio) 60 Kg/ha,
Irrigazione
Lâirrigazione è consigliata ma va attuata in deficit controllato ai fini del risparmio di acqua, dellâottimizzazione del contenuto in composti fenolici e delle caratteristiche sensoriali dellâolio
Controllo fitosanitario della coltura
Eâ obbligatorio tenere il Registro dei trattamenti e adottare sistemi di monitoraggio per le avversità .
Sono previste norme tecniche per la difesa integrata dellâolivo per le quali sono indicate soglie di intervento (mosca delle olive 10-15% di infestazione attiva a seconda delle varietà )
Ulteriori regole:
- Adottare preferibilmente, per la difesa della coltura, metodi biologici, biotecnologici, fisici, agronomici in alternativa alla lotta chimica, che tengano conto di un approccio âolisticoâ alla gestione dellâoliveto
- Non è permesso il ricorso a mezzi aerei.
- Indicativamente, in funzione alle attrezzature utilizzate ed alla forma di allevamento/età delle
piante di olivo, sono consentiti per i soli trattamenti di difesa dalle avversità , volumi di bagnatura
compresi tra 3 hl/ha/intervento di acqua e 20 hl/ha/intervento di acqua.
Raccolta
Non esiste unâindicazione assoluta dello stadio ottimale di maturazione commerciale, ma è
necessario raccogliere le olive quando si ha unâelevata percentuale di frutti invaiati e percentuali
minime di frutti verdi e fortemente pigmentati, senza aspettare la cascola naturale le cui olive forniscono oli con elevata acidità e dal profilo sensoriale difettato.
Ai fini della qualità dellâolio è necessario che si rispetti lâintegrità del frutto a partire dal distacco
dalla pianta, traumi e lesioni incidono infatti negativamente sullâolio, soprattutto se i tempi che
separano la raccolta dallâestrazione dellâolio sono più lunghi di quelli raccomandati.
La raccolta delle olive si può effettuare manualmente o meccanicamente (modalità di raccolta), il metodo migliore va scelto in base allâambiente in cui si opera e alle caratteristiche della cultivar, dellâoliveto e del suolo.
Conservazione post-raccolta e consegna delle olive
Le olive, per conservare le caratteristiche qualitative che hanno al momento della raccolta, devono
essere immediatamente consegnate al frantoio di riferimento e molite. Se per qualsiasi ragione non
fosse possibile consegnarle e si rendesse necessaria la loro conservazione, è obbligatorio:
- non superare le 24 ore tra raccolta e molitura;
- conservare le olive in cassette o bins di plastica rigidi e aerati, approvati per il contatto con gli alimenti, disponendo le olive in strato sottile (max 25/30cm);
- riporre le cassette o i bins in locali freschi e aerati e comunque coperti.
In fase di post-raccolta e consegna delle olive al frantoio, lâoperatore agricolo deve assicurare la rintracciabilità del prodotto.
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