L'arca olearia

Extra vergini a marchio Dop Terra di Bari, qualcosa si muove

Si è a un passo dalla costruzione di un patto di Filiera. Che sarà firmato oggi, sabato 22 novembre. Nel documento si guarda anche al nodo spinoso delle contraffazioni

22 novembre 2008 | T N

L'accordo sarà firmato oggi, sabato 22 novembre. I sottoscrittori sono i produttori singoli e/o associati, trasformatori e confezionatori iscritti al Consorzio per la valorizzazione e la tutela dell’olio extra vergine di
oliva a marcio Dop “Terra di Bari”.

Tale documento è stato pensato perché un accordo di filiera l’olio era inevitavbile, vista la situzione attuale, di grave crisi dei mercati. D'altra parte l'olio extra vergine di oliva a marchio Dop “Terra di Bari” si vende di più e meglio, ma in mancanza di una strategia comune a tutela della denominazione diventa concreto il rischio di vanificare le aspettative commerciali.

Il problema più spinoso sono le contraffazioni, o l'uso improprio della denominazione e altri comportamenti comunque vietati dalla legge. Da qui
la necessità che l’Ente di certificazione intensifichi, oltre che i controlli sulla qualità del prodotto nel rispetto del disciplinare operati dal gruppo di assaggio, le previste verifiche ispettive a carico dei confezionatori:

- sulla corrispondenza tra i campioni di olio valutato e quello realmente confezionato;

- sulla corretta tenuta del registro di confezionamento;

- sulla corretta tenuta del registro acquisti e conferimenti;

- sulla corretta tenuta del registro vendite;

- sulla corretta tenuta del registro gestione posture;

- sulla corretta identificazione e separazione posture contenenti olio a Dop;

- sulla presenza dell’autorizzazione alla stampa delle etichette;

- sulla corrispondenza tra le etichette autorizzate e quelle utilizzate;

- sulla avvenuta richiesta convalide delle dichiarazioni di accompagnamento prodotto;

- sulla corrispondenza tra quantitativi confezionati e autorizzati.

nel documentano si accettano che nelle more del completamento dell’iter necessario all’ottenimento del riconoscimento giuridico da parte del Mipaaf e prima della sottoscrizione di apposito protocollo con l’Iqa, con il quale potrà attivarsi la collaborazione del Consorzio stesso alla vigilanza, tutela e salvaguardia dell’olio a Dop “Terra di Bari” e alla prevista attività di
autocontrollo svolta dagli stessi associati, sul prodotto a scaffale vengano operati controlli mediante Enti riconosciuti a ciò preposti anche a livello internazionale per i controlli; mediante la costituzione di gruppo panel composto da 7 – 9 assaggiatori di provata esperienza e professionalità indicati dai produttori, trasformatori e confezionatori che hanno sottoscritto il patto di filiera.
Controlli, viene ribadito nel documento, che devono intendersi a costo zero per il Consorzio.

Infine, tralasciando i particolari, che saranno evidenziati in un momento successivo, nel documento si riferisce intorno alla necessità di stabilire per la campagna 2008-2009 un prezzo minimo all’ingrosso dell’olio a Dop che non dovrà essere inferiore ad € 3,40 da sottoporre a verifica al 30/04/2009.