L'arca olearia

L'impatto dei trattamenti fitosanitari sulla salute dell'olivo

L'impatto dei trattamenti fitosanitari sulla salute dell'olivo

L'uso dei fitofarmaci non è neutrale per l'olivo, provocando comunque un effetto fitotossico che attiva meccanismi di risposta simili a quelli di stress. Ecco dunque le reazioni dell'olivo

18 novembre 2024 | 11:00 | R. T.

I principali parassiti e patogeni dell'olivo hanno un impatto negativo, influenzando sia la quantità che la qualità della produzione.

Mentre i fitofarmaci sono comunemente usati per controllare questi parassiti, hanno delle controindicazioni come la contaminazione del suolo, dell'acqua e dell'aria, sollevando preoccupazioni ambientali.

Uno studio marocchino ha analizzato gli effetti dei pesticidi sulla salute delle foglie di ulivo analizzando parametri tra cui clorofilla, zucchero, proteine e potassio, nonché la crescita del ramo e la fotosintesi.

Lo studio si è concentrato su parassiti come la tignola dell'olivo (Prays oleae (Lepidoptera: Praydidae), la cocciniglia cotonosa (Euphyllura olivina (Hemiptera: Psyllidae) e l'occhio di pavone (Venturia oleginea (Castagne) Rossman & Crous), utilizzando fitofarmaci a base di dimetoato e ossicloruro di rame, e esplorando la correlazione tra bioaggressori dell'olivo e i parametri studiati.

I isultati hanno rivelato che l’infestazione ha portato a una riduzione di vari indicatori di salute delle foglie e alla crescita del ramo, aumentando leggermente i livelli di zucchero e potassio.

I trattamenti con fitofarmaci hanno un impatto sulla salute degli olivi, con conseguente calo di zuccheri (25%) e livelli di potassio (18,03% di calo), aumentando al contempo il contenuto di prolina (aumento del 7,2%) e proteine (7,88% di aumento), crescita del ramoscello (185%), conduttanza di stomatale (148%), aumento della clorofilla (7,7%) e fotosintesi (aumento del 4,05%).

I trattamenti hanno effettivamente ridotto le popolazioni di Prays oleae e Euphyllura olivina fino al 35% e hanno ridotto l'incidenza dell'occhio di pavone fino al 61,9%, tuttavia gli olivi trattati hanno sperimentato lo stress e attivato meccanismi di difesa in risposta.

Dal punto di vista di gestione agronomica dell'olivo, dunque, è necessario sapere che i trattamenti hanno un impatto sulla fisiologia dell'olivo, suggerendo che la loro limitazione al necessario, oltre alla salute dell'ambiente, contribuisce anche a quella dell'olivo.