L'arca olearia

LA MOSCA DELLE OLIVE COMINCIA GIA’ A FAR DANNI, CON NOTEVOLE ANTICIPO E A NOCCIOLO NON ANCORA INDURITO

Il clima mite di queste ultime settimane ha fatto innalzare la popolazione di Bactrocera oleae, che, in alcune aree del centro Italia, ha già cominciato a ovideporre e la durata del ciclo riproduttivo può essere molto veloce con temperature introno ai 25 gradi

07 luglio 2007 | R. T.

Siamo sono agli inizi di luglio ma cominciano già le infestazioni di mosca delle olive.
In alcune aree del centro Italia, in particolare nelle aree costiere, gli attacchi sono già iniziati e la soglia economica di intervento è stata abbondantemente superata in diverse zone, dove si è dovuto procedere ai trattamenti larvicidi.

Le infestazioni di Bactrocera oleae di questi ultimi giorni, sebbene rappresentino un pericolo per gli olivicoltori e facciano presupporre una stagione piuttosto difficile, almeno sotto il profilo fitopatologico, hanno contribuito a sfatare un mito che resisteva imperterrito da molto tempo, ovvero che la mosca cominciasse l’ovideposizione solo dopo l’indurimento del nocciolo.
In realtà l’indicazione di tale stato fenologico dell’olivo come momento d’inizio delle infestazioni di mosca delle olive era orientativa, ma è stata presa come verità assoluta dagli olivicoltori.

In realtà è bene sapere che la situazione climatica ha un’influenza ben superiore dello stato fenologico sulle ovideposizioni di mosca.
Se infatti la femmina di Bactrocera oleae, prima di deporre l’uovo, saggia la dimensione, il colore e l'odore dell’oliva e, sembra, la presenza di determinate specie batteriche, è altrettanto vero che la temperatura minima perché la mosca riesca a ovideppore è di 16-17 gradi e quella massima di circa 35 gradi. La fecondità risulta elevata tra i 23-26°C

La temperatura ha infatti un ruolo importante sulla vitalità e sui ritmi di riproduzione.
Temperature superiori ai 30°C provocano il riassorbimento dei follicoli ovarici riducendo la fecondità delle femmine: una femmina depone in media 2-4 uova al giorno in piena estate e 10-20 uova in autunno. Temperature persistenti sopra i 32°C per diverse ore al giorno provocano anche mortalità superiori all'80% delle uova e delle larve di I età.

La durata degli stadi preimmaginali è minima a 25°C (rispettivamente 2-3, 10, 11 giorni per lo sviluppo embrionale, larvale e delle pupe) e si allunga progressivamente a temperature inferiori sino a raggiungere valori di circa sei volte maggiori con 10°C. In laboratorio, a temperature costanti, la durata di sviluppo larvale non scende sotto i 7-8 giorni a 25-29°C e ai 12-16 giorni a 18°C.
La mortalità abiotica della Bactrocera è crescente a valori superiori ai 25°C e risulta particolarmente elevata oltre i 37°C sino a divenire totale nel volgere di pochi minuti al di sopra di 43°C. La percentuale di mortalità larvale aumenta con la temperatura e con il diminuire dell’umidità relativa, infatti a 38°C e umidità del 22% si hanno valori di mortalità larvale del 90% circa. In tali condizioni di aridità è elevata anche la mortalità delle pupe e degli adulti.
E’ bene anche ricordare che lo sviluppo larvale è condizionato dalla consistenza della polpa e soprattutto dalle dimensioni della drupa. Nelle olive da mensa, infatti, la mortalità estiva è più contenuta in quanto la larva riesce a sfuggire agli effetti letali delle alte temperature migrando in profondità.

I voli spontanei risultano più frequenti all’aumentare della temperatura dai 17 ai 25°C circa. Tuttavia, quando si raggiungono temperature che consentono il volo, si osserva una prima fase di eccitazione della durata di un’ora. A temperature di circa 35°C il volo permane per lunghi periodi. La frequenza dei voli diminuisce in presenza di vento, cielo coperto e pioggia, mentre aumenta se cibo ed acqua sono scarsi.
Per temperature comprese tra 38-43°C, la disponibilità di acqua aumenta le possibilità di sopravvivenza, mentre già a temperature attorno ai 35°C gli adulti restano immobili a contatto di superfici umide; ad esempio, a 40°C gli adulti che altrimenti morirebbero entro due ore, possono sopravvivere sino a tre giorni se hanno acqua a disposizione.

In conclusione possiamo affermare che le temperature e l'umidità di queste ultime settimane sono risultate ideali per lo sviluppo della mosca delle olive che, infatti, non appena le olive sono risultate recettive ha iniziato a ovideporre copiosamente.