L'arca olearia
Il fingerprinting 1H NMR e la chemiometria forniscono un utile strumento per il controllo di qualità dell'olio extra vergine d'oliva anche sugli scaffali dei supermercati
Si registrano significativi cambiamenti nella composizione dell'olio dovuti alla degradazione idrolitica e ossidativa durante la conservazione. La degradazione si verifica nelle normali condizioni di mercato
05 febbraio 2021 | R. T.
Il fingerprinting metabolomico dell'olio d'oliva vergine (VOO) mediante la spettroscopia 1H NMR è stato utilizzato per studiare la sua stabilità durante lo stoccaggio simulando le normali condizioni di conservazione durante la sua commercializzazione. Un set rappresentativo di oli che copre l'intera gamma di possibili composizioni [...]
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